Mercato piazza Lippi, a concorso postazioni di vendita

Il Comune mette a disposizione quattro postazioni commerciali nel mercato di piazza Lippi. Il banddo, con scadenza delle domande il 14 aprile, prevede l'assegnazione, a concorso, delle autorizzazioni per 1 posteggio di piante e fiori, per 2 posteggi alimentari, di cui uno con priorità a persona inabile, per 1 posteggio riservato ai produttori (anche in forma consortile), per 1 posteggio di pescivendolo (nei giorni di giovedì, venerdì e sabato). E' previsto un ulteriore posteggio, riservato a consorzi di imprese per il commercio in sede fissa, ai quali sarà affidata, mediante apposita determinazione dirigenziale, la gestione dello stesso, secondo parametri riferiti ai “centri commerciali naturali”. I posteggi riservati a “piante e fiori” e ai “produttori”, della dimensione massima di mq 15, dovranno essere occupati con appositi banchi espositivi. Gli altri operatori partecipanti dovranno indicare le dimensioni dei propri camion-negozio, che non dovranno essere superiori a 5,50 x 2,10 metri. Ciascun operatore dovrà presentare in allegato alla domanda una descrizione della attività e dei prodotti venduti. Per essere ammessi al bando la domanda firmata, su apposito modelli predisosti dal servizio Attività produttive, corredata da una copia del documento di identità (per le persone che non sono cittadini di uno dei paesi appartenenti all'Ue, anche dalla copia del permesso di soggiorno), in busta chiusa ed in bollo da 14,62 euro, dovrà essere spedita esclusivamente mediante raccomandata postale A/R (non è consentita la presentazione a mano), a: Comune di Prato - Ufficio Protocollo - p.zza del Pesce - 59100 Prato. I termini utili per la presentazione delle domande vanno dal 15 marzo al 14 aprile 2007. La data di presentazione sarà considerata quella di spedizione della raccomandata. Sul retro della busta il candidato dovrà riportare, oltre ai propri dati anagrafici o della società, anche la seguente dicitura: “Bando posteggi mercato piazza Lippi. Servizio Attività economiche. Non aprire”.