16/03/2007 15:15
Consiglio Comunale
Il dibattito ieri sullo stato di Sori, Epp e PratoFarma
Più controlli e rispetto degli indirizzi nelle partecipate
Un occhio di riguardo è stato riservato negli interventi anche al numero di case di edilizia popolare, sotto gli standard necessari
Controllo e rispetto degli indirizzi decisi dal Comune: sono questi gli obiettivi condivisi per l'andamento delle partecipate dal Consiglio comunale, che ieri ha avviato la panoramica sullo stato delle aziende a partecipazione comunale, circa una cinquantina tra grandi e piccole, cominciando l'analisi dall'attività 2006 di Sori, Epp e PratoFarma.
L'illustrazione del vice-sindaco Roberto Bencini ha evidenziato la crescita di utili di PratoFarma, il risanamento di Sori, che si riapre al progetto dell'ingresso di un socio privato, e la buona gestione di Epp (Edilizia popolare pratese, che ha preso il posto di Ater) del patrimonio immobiliare di case pubbliche, anche se in numero troppo esiguo rispetto alle esigenze abitative di Prato. Il dibattito è stato aperto dal capogruppo di Rifondazione comunista Leonardo Becheri: «Accogliamo innanzitutto con favore la prima analisi dello stato delle partecipate presentata in Consiglio, che chiediamo da tempo, anche se ci aspettiamo una discussione più generale sulla governance di tutte le partecipate. Prato ha praticamente un quinto delle case popolari di Livorno: di fronte alla forte attrazione per la rendita che la classe imprenditoriale di questa città ha, sarebbe necessario affrontare il problema politicamente per il bisogno di case delle fasce meno abbienti. Il concetto fondamentale però è che il controllo sulla gestione non deve venire meno e che gli enti locali non devono ridursi a fare i soci pagatori nelle partecipate».
Il capoguppo di Forza Italia Goffredo Borchi ha espresso apprezzamento per l'operato di PratoFarma, mentre ha condiviso le stesse preoccupazioni di Becheri per Epp auspicando l'aiuto da parte della Regione: «La paura è di non riuscire a stare al passo con il mercato immobiliare e con gli squilibri dati dalla massiccia immigrazione, che aggrava il problema. Bisogna creare una nicchia per le fasce deboli, sempre più numerose a causa della crisi economica. Per questo la Regione deve guardarci con un occhio di riguardo, in quanto la presenza di immigrati amplifica gli effetti della crisi».
Il capogruppo della Margherita Luca Roti ha invece sottolineato le nuove potenzialità di Sori: «Dopo l'assestamento degli ultimi mesi Sori è tornata competitiva e si apre sul mercato per la gestione dei tributi anche di altri Comuni o enti come la Provincia e torna al progetto iniziale della gestione specialistica delle entrate con il coinvolgimento di privati».
Il capogruppo dell'Italia dei valori Aurelio Donzella ha evidenziato «la necessità del controllo per salvaguardare efficienza e competitività, cioè il giusto rapporto tra bassi prezzi dei servizi e massimi rendimenti nhell'interesse pubblico».
Sul controllo è stato incentrato anche l'intervento di Massimo Bartoloni dei Ds, presidente della Commissione consiliare Bilancio: «I controlli devono avvenire con tempestività e a cadenza trimestrale per verificare la qualità della gestione, oltre che l'adempimento degli obiettivi, in modo che sia rispondente agli indirizzi decisi dall'ente locale». Una considerazione condivisa anche da Luciano Bartolotti e Andrea Ballini dello stesso gruppo, che hanno affermato la necessità di «investire in controlli e qualità dei servizi affidati sia in termini di risorse umane che finanziari in modo da realizzare un 'Comune leggero'».
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