17/03/2007 12:29
Ambiente
Il cantiere sarà aperto fra una quindicina di giorni
Nasce una “foresta urbana” lungo la Tangenziale
Saranno poste a dimora circa 2000 esemplari fra piante e arbusti
Una striscia di terra rettangolare di circa 1,6 ettari, lungo il lato est della Tangenziale (viale Chang Zou), fra la rotonda di Capezzana, a ridosso del vecchio abitato della frazione, e via Galcianese, trasformata completamente in bosco. E' il primo progetto di forestazione urbana (primo anche a livello toscano), il cui cantiere sarà aperto fra una quindicina di giorni, per la creazione di una macchia boschiva composta da 1980 piante, fra specie arboree ed arbustive.
«Un intervento - dichiara l'assessore all'Ambiente Camilla Curcio - che caratterizza l'azione dell'Amministrazione comunale, tesa ad incrementare il patrimonio arboreo e verde. Inoltre lo scopo, dal momento che è collocato in prossimità della Tangenziale, è creare un microecosistema che fungerà da filtro delle sostanze inquinanti e di assorbimento delle emissioni di ossido di carbonio. Per non parlare di un'altra funzione non meno importante: dare vita ad un'oasi ecologica, che migliorerà l'aspetto paesaggistico oltre a contribuire, in futuro, a processi di formazione e di educazione naturalistica e ad una più generale uso ricreativo».
La superficie totale sarà suddivisa in tre parti: 2000 metri quadrati circa saranno occupati da sentieri e piste, anche a scopi di servizio, altri 2000 e oltre costituiranno la fascia preboschiva, 1400 mq formeranno il bosco vero e proprio.
Il progetto, per un investimento totale di 110,5mila euro, predisposto dai tecnici dell'assessorato Sergio Spagnesi e Luca Dei, prevede la realizzazione, all'esterno dell'area boscata, di una fascia arbustiva, che formerà una sorta di mantello pre-boschivo. La superficie occupata dell'area arbustiva sarà di 2280 metri quadri. Il resto sarà costituito dal bosco, con l'utilizzo di piante di tre diverse grandezze.
La fascia arbustiva sarà suddivisa in due parti. La prima sarà realizzata attraverso l'impianto di una siepe campestre di pianura, in aderenza al fossato che costeggia, in tutta la sua lunghezza, il viale Chang Zhou. La siepe, per circa 400 metri, sarà realizzata con arbusti e piccoli alberelli, in filare singolo, appartenenti alle seguenti specie: biancospino, sanguinello, acero campestre.
Il prebosco, sempre realizzato con arbusti e piccoli alberelli, fra cui noccioli e lecci a cespuglio, seguirà il perimetro del bosco, andando a formare una macchia verde che avrà la funzione di proteggere e annunciare l'area boscata. In tutto si tratta di 1000 piante. Le specie sono: nocciolo, corniolo, sanguinello, biancospino, acero campestre, leccio a cespuglio, alloro, evonimo, ligustro volgare, pungitopo, sambuco, corbezzolo.
Il progetto prevede di suddividere anche il bosco vero e proprio in due sottosistemi: il primo, più esterno, caratterizzato da specie di minor esigenza ecologica (ad esempio roverella ed acero campestre); il secondo, più interno, il bosco “definitivo”, composto da una trama di alberi di frassino a cui associare carpini, pioppi, olmi e salici. In tutto 980 piante di diversa grandezza, disposte lungo la direttrice est-ovest.
L'intervento sarà completato dalla realizzazione di una pista, con una larghezza minima di 3,5 metri, che svolgerà funzioni di servizio e antiincendio, oltre a formare la viabilità principale da destinare anche a fini ricreativi.
Ulteriori piste saranno realizzate all'interno del boschetto, utilizzando lo spazio libero tra pianta e pianta, sufficientemente ampio, a garantire la possibilità di passeggiate e l'intervento di mezzi meccanici per le opere di manutenzione.
I lavori, come detto, partiranno tra una quindicina di giorni, con la predisposizione dell'area cui seguirà la dimora delle piante, con una densità iniziale di 1200 piante per ettaro. Si tratta di piante giovani ma i tecnici confidano che, nel giro di pochi anni, 3 o 4, si possa già avere la struttura del bosco.
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