23/03/2007 15:37
Consiglio Comunale
La seconda parte del viaggio nelle aziende partecipate
Gida ed Asm sotto la lente d'ingrandimento del Consiglio
Per il 2007 Gida sta progettando il potenziamento degli impainti di depurazione e l'acquedotto industriale. Crescono i ricavi di Asm
Il viaggio nelle aziende partecipate del Comune è arrivato ieri in Consiglio comunale alla sua seconda tappa con l'analisi di Gida ed Asm, illustrata dal vicesindaco e assessore al Bilancio Roberto Bencini.
Gida, società di cui il Comune detiene il 46,92% (Consiag 8% e Unione industriale 45,08%), ha oggi un mosaico di attività che si sono aggiunte alla depurazione di acque civili ed industriali con gli impianti di Baciacavallo e del Calice, funzione per cui era nata nel 1981. In attesa della chiusura formale del bilancio d'esercizio termina il 2006 con un utile stimato intorno ai 108.574 euro e un totale di ricavi di 15.280.000, che nelle previsioni per il 2007 cresceranno a 17.600.000 euro. Come soggetto attuatore dell'accordo di programma per la tutela delle risorse idriche del Medio Valdarno con il Ministero dell'Ambiente gestisce i finanziamenti per gli interventi pari a 27 milioni di euro. Tra gli obiettivi prioritari del piano industriale 2007-2009 figurano infatti il potenziamento del depuratore del Calice, l'incremento e il miglioramento tecnologico dello smaltimento dei fanghi residui per il loro reimpiego, la creazione dell'acquedotto industriale. Tra le criticità figurano la rilevante diminuzione dei ricavi per i reflui industriali, che riflette la crisi del distretto: «Nonostante la perdita di incidenza dell'industria tessile - ha detto il vicesindaco Bencini, - Gida per l'esperienza costruita in questi anni riveste ancora un ruolo molto importante per una città che conta 200mila abitanti e che rappresenta ancora una realtà produttiva vivace. La nostra richiesta all'azienda è di andare per questo verso un rinnovamento e potenziamento degli impianti».
Anche per la controllata Asm, di cui il Comune è socio fondatore, le funzioni sono partite dalla raccolta e smaltimento dei rifiuti e si sono moltiplicate negli anni. Il totale dei ricavi nel 2006 è stato di 50.247.000 euro, 2 milioni di euro in più rispetto al 2005, di cui quasi 37 milioni dalla Tia. I servizi di manutenzione delle aree verdi, della rete stradale e della segnaletica per il Comune di Prato e per gli altri dell'area ammontano a 5.305.000 euro. Come ha spiegato Bencini, sono aumentati anche i rifiuti, che nel 2006 sono arrivati a 130.563 tonnellate: è aumentata di pari passo anche la raccolta differenziata, che ha totalizzato 69.430 tonnellate, cioè il 38,84% di rifiuti recuperati, un risultato che fa di Prato una delle città più virtuose d'Italia da questo punto di vista: «Un'azienda sana che ha raggiunto obiettivi importanti e che ha ampi margini di crescita - ha commentato l'assessore - Inoltre grazie all'affidamento in house di tanti servizi prima svolti dall'Amministrazione comunale si è permessa una razionalizzazione delle attività a costi contenuti».
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