23/03/2007 15:28
Consiglio Comunale
La discussione su piazza Mercatale nelle commissioni consiliari
«Un nuovo sistema ambientale fra la piazza e il Bisenzio»
Ciuoffo: «E' legittimo cambiare opinioni, ma due pareri diversi imbarazzanti per la stessa Sovrintendenza»
«Nessun atto nuovo di ammissibilità è pervenuto al Comune. L'unico elemento nuovo e imbarazzante è che la Sovrintendenza si è espressa sulla stampa e non nelle sedi formali, sulla base di un'ipotesi di cui ancora non dispone la documentazione, poichè la fase di progettazione definitiva è ancora in corso». L'assessore all'Urbanistica Stefano Ciuoffo, durante la riunione congiunta delle commissioni consiliari “Territorio e ambiente” ed “Economia e infrastrutture”, convocata dai rispettivi presidenti, i consiglieri comunali Luca Roti e Tommaso Rindi, ha ripetuto, sollecitato dal consigliere di Forza Italia Roberto Caverni, che chiedeva lumi sull'atteggiamento della Sovrintendenza, che il Comune non è a conoscenza di alcun atto o passo formale compiuto dalla stessa Sovrintendenza ai Beni architettonici e ambientali.
Piazza Mercatale: i nuovi step del progetto sono stati presentati ai commissari dall'arch. Alessandro Scarnato, in una seduta cui hanno partecipato anche gli assessori Giuseppe Gregori, Fabio Giovagnoli, Enrico Giardi e Camilla Curcio. L'eco delle polemiche, e del “rebus” delle ultime ore, coi pareri di rappresentanti della Sovrintendenza ai giornali difformi da quelli espressi nella Conferenza dei servizi del maggio dello scorso anno, è entrato direttamente nella Sala Giunta, dove nella mattinata si sono riunite le due commissioni consiliari.
Con Ciuoffo che ha ribadito «che è chiaro che con la Sovrintentenza occorre avere un rapporto anche nelle future fasi, ma che dai materiali forniti agli stessi comitati, compresa la relazione storica che acompagna il decreto di tutela del novembre 1996, sul giardino si dice solo che la sua presenza è il vero sfregio operato nel 1926 sull'ovale disegnato dal Valentini».
Per l'assessore all'Urbanistica «Il Comune ha seguito con scrupolo tutti gli atti del procedimento, investendo risorse pubbliche in base ai pareri conseguiti. E'legittimo cambiare idea, ma sullo stesso progetto si avrebbero due pareri diversi. Ciò crea qualche imbarazzo di cui dovrà rispondere la Sovrintendenza».
Il dibattito ha ripercorso lo schema del confronto cittadino. E se per l'avvocato Massimo Taiti (Taiti per Prato) «il progetto è condivisibile», lo stesso è stato affermato da Fabio Caregnato (Ds), per il quale però «nella nuova versione rischiano di esserci troppi alberi che tolgono visibilità alla piazza», e dal suo collega diessino Sandro Lascialfari: «Siamo in presenza di un buon progetto». Più articolata la posizione di Caverni di Forza Italia: «Le piazze sono belle senza alberi. Ma qui, nelle nuove immagini, fra più alberature, giochi d'acqua, e posti macchina in superficie, si ha l'impressione che si voglia accontentare un po' tutti per ammorbidire i dissensi che si sono manifestati».
Le voci critiche sono arrivate dal lato sinistro dello schieramento politico. Il consigliere Paolo Fattori (Rifondazione) ha affermato «di non comprendere lo spostamento del parcheggio interrato da via Arcivescovo Martini, che per me rimane la soluzione migliore, a piazza Mecatale», mentre Mauro Vannoni (Sinistra per Prato viva) ha sentenziato «che manca ogni idea sulle funzioni della piazza e che c'è una sproporzione fra il costo del parheggio e il costo del riassetto della piazza». Dal canto suo il presidente Luca Roti (Margherita) ha messo in risalto «il valore positivo dell'azione d'ascolto intrapresa dall'Amministtrazione comunale», col suo collega Tommaso Rindi (Verdi) che ha partlato «di questioni aperte, fra cui il piano economico dell'operazione e il funzionamento della mobilità a regime». Aurelio Donzella (Italia dei Valori) ha chiesto «per quale obiettivo si sta lavorando: per valorizzare il centro storico o per fare il parcheggio?», con Giuseppe Esposito (Ds) che si è limitato a sottolineare «che devono essere previsti anche i bagni pubblici».
L'ultima parola è toccata all'assessore Giardi: «Non è vero come si sostiene che il costo del parcheggio in via Arc. Martini sarebbe stato inferiore. Invece avrebbe avuto un costo anche per il Comune, in virtù dei mancati incassi annuali derivanti dalla scomparsa di parcheggi limitrofi, se fosse andato in porto quel project. In più non ci sarebbe stata la possibilità di riqualificare la piazza, nè di connettere un nuovo sistema a verde, che sarà realizzato in via Arc. Martini, con il parco fluviale del Bisenzio, creando così un inedito circuito ambientale».
299/07
Condividi su:


