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Comune di Prato

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30/03/2007 16:43
Consiglio Comunale Il dibattito seguito alla comunicazione dell'assessore Giardi

Piazza Mercatale, opinioni a confronto

Il punto comune è stato la necessità di dare un nuovo volto alla piazza
Il progetto di riqualificazione di piazza Mercatale è stato di nuovo protagonista del dibattito nella seduta di ieri (29 marzo)del Consiglio comunale. Dopo la comunicazione dell'assessore ai Lavori pubblici Enrico Giardi, che ha preso le mosse dal question time di Gianni Cenni e Fulvio Ponzuoli di An sul vincolo della Soprintendenza ai Beni artistici ed architettonici sul giardino della piazza, la discussione è stata aperta proprio dal capogruppo Cenni. «Non siamo d'accordo con il quadro privo di chiaroscuri tracciato dall'assessore. Il vincolo comunque esiste e ci chiediamo perchè Asm non l'abbia citato nello studio di fattibilità per il parking che ha presentato. Ci chiediamo inoltre quale sia la tempistica della riqualificazione della piazza. Sembra che questa sia secondaria rispetto all'esigenza economica di asm di realizzare il parcheggio interrato. Se non potrà essere fatto la riqualificazione si farà lo stesso o no?». Sulla necessità del parcheggio e sulla sua ubicazione le opinioni sono state diverse, ma un punto comune è stato il bisogno di ripensare la piazza, che da anni ha perso il suo ruolo centrale nella vita cittadina per trasformarsi in un parcheggio-rotatoria. «Partendo dalla premessa che tutto sarebbe meglio dello stato attuale di piazza Mercatale - ha detto Massimo Taiti della lista civica Taiti per Prato, - il progetto poteva essere pensato meglio e dovrebbe essere approfondito, perchè così è insufficiente. Siamo di fronte ad una grande scommessa che per la piazza e il centro rappresenta 'la partita della vita', perchè finalmente vi è l'occasione per valorizzare davvero il cuore della città e la sua storia». Secondo Mauro Vannoni di Sinistra per Prato viva il confronto è stato avviato tardi: «L'Amministrazione comunale è andata avanti finora a testa bassa, senza interessarsi del parere della Soprintendenza su ciò che si stava facendo e senza curarsi di 10mila firme raccolte contro il progetto. Oggi manca l'autocritica per gli errori fatti nel percorso e rimane comunque un grave errore di fondo: pensare al progetto di riqualificazione senza pensare prima a che funzioni si intendono affidare alla piazza, che così progettata non farà altro che dirottare le persone alla Multisala». Un'opinione condivisa dal capogruppo di Rifondazione comunista Leonardo Becheri: «Come ha detto proprio il presidente della Regione Claudio Martini, la politica per rinnovarsi deve fare della partecipazione una formula ordinaria di Governo. Inoltre alla luce della revisione del Piano strutturale in atto, bisognerebbe capire quali funzioni avrà tutto il centro città, non solo piazza Mercatale, rispetto all'asse direzionale della nuova Declassata. E perchè bisognerebbe per forza creare un parcheggio in piazza Mercatale?». «Piazza Mercatale è una delle piazze più belle più grandi d'Italia e non può più essere ridotta ad un deposito di macchine - ha affermato il capogruppo della Margherita Luca Roti - Al di là delle 10mila firme della petizione, l'intervento arricchisce la città e la rende più bella, scardinando anche certe abitudini e uno stato di fatto consolidato. La questione del vincolo rappresenta solo un incidente di percorso in un iter lungo e difficile. Le funzioni dovranno essere concertate in questa fase con gli attori economici pratesi». Un diverso punto di vista è stato espresso da Aurelio Donzella dell'Italia dei valori, secondo cui sarebbe opportuno recuperare il progetto del parcheggio in via Arcivescovo Martini, in quanto in piazza Mercatale «il gioco non vale la candela e si rischia di fare un deserto pavimentato». Il ripensamento a via Arcivescovo Martini è stato sollecitato anche dal capogruppo di Forza Italia Goffredo Borchi: «Condividiamo la necessità di riqualificare e rinnovare la piazza, ma non il percorso seguito. Il progetto doveva essere fatto dopo aver tracciato un quadro generale di confronto, non al contrario. Adesso rimettiamo in discussione il progetto stesso, anche ripensando al parcheggio per attenuare l'impatto e la spesa, a vantaggio di via Martini». «La piazza adesso è un non luogo - ha concluso la capogruppo Ds Gerardina Cardillo - e ha bisogno di ridefinire il proprio ruolo e le proprie funzioni, chiaramente inserite nel complesso della revisione del Piano strutturale. Sarebbe facile non andare contro le abitudini e non prendersi la responsabilità di operare delle scelte, ma certe decisioni devono essere prese, con la massima attenzione alla partecipazione e al confronto».

cb

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