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Comune di Prato

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26/04/2007 11:56
Cultura L'inaugurazione si terrà giovedì 3 maggio ore 17.30

Mostra fotografica sul Bisenzio

Sarà allestita nelle Antiche Stanze di S. Caterina
Giovedì 3 maggio alle 17,30 sarà inaugurata a Prato, nelle Antiche Stanze di Santa Caterina (via Santa Caterina 17) la mostra 'Lungofiume. Descrizione e lettura fotografica dell’area fluviale del Bisenzio', realizzata dall'assessorato alla Cultura e dall'Archivio fotografico toscano. In esposizione ci saranno i risultati elaborati nell’arco di un anno nell'ambito del progetto di “descrizione” e “lettura fotografica” ideato e realizzato dall’associazione culturale Grafio, da anni impegnata nello studio e nella rappresentazione dell’ambiente urbano in quanto ambiente di vita e dai fotografi Giacomo Badiani e Mario Chieffo. Il territorio che la ricerca, fotografica e letteraria, prende in esame è il tratto di fiume dove il Bisenzio, scendendo dalla vallata, attraversa la città di Prato: più precisamente il segmento che segue la pista pedonale-ciclabile ricavata sulla sponda destra e sinistra, da Santa Lucia a Mezzana, da Nord a Est. Negli ultimi tempi l’intera area è stata al centro di un’operazione di recupero programmata dall’amministrazione comunale, che ha trasformato un luogo inosservato e in generale considerato poco salubre in uno spazio molto frequentato. La pista pedonale-ciclabile e altri interventi di arredo urbano fanno oggi di questo spazio il passeggio per i pratesi alternativo al centro storico, punto di transito per chiunque giornalmente si sposta, a piedi o in bicicletta, per lavoro o per diporto, da un capo all’altro della città; al tempo stesso un modo diverso di vivere il rapporto con la città, di meglio conoscerla e apprezzarla, di riappropriarsi di un spazio da sempre conosciuto ma mai interamente vissuto. 'L’interesse di chi ha promosso la ricerca - sottolineano gli organizzatori - non era di documentare un luogo o testimoniare una trasformazione, né di enfatizzare una contraddizione - tra natura e industria, campagna e città, progresso e tradizione, caos e calma, confusione e silenzio - seguendo percorsi più o meno segnati dalla presenza dell’uomo, piuttosto dare corpo e spazio alle sensazioni e alle emozioni che il luogo, per le sue caratteristiche, provoca in un sotteso gioco dialettico che vede al centro l’individuo il quale riscopre, nel contatto con la natura, la dimensione più genuina di soggetto, le intime aspirazioni e fantasie liberate da lacci e pastoie'. A questa esigenza rispondono le storie costruite dagli autori di Grafio (Gianni Cascone, Cristina Dozza, Sandra Querci, Paola Rosati) e le fotografie realizzate da Giacomo Badiani e Mario Chieffo. Dal dialogo fra testi e fotografie deriva “un flusso di senso per cui chi guarda, osservando le immagini, trova una loro amplificazione semantica nelle scritture e viceversa. In sintesi: alla scrittura è affidato quel senso che la visione non può esaurire e all’immagine quello che la scrittura non può esprimere”. La mostra resterà aperta dal 3 al 21 maggio. Orario: 9-13; 15-18 Chiusura martedì e festivi Ai testi e alle foto esposte in mostra è dedicato il fascicolo n. 7 dei Quaderni di AFT curato da Sauro Lusini. Info Archivio Fotografico Toscano Via Santa Caterina 17 59100 Prato Tel. 0574 18351 49-50 fax 0574 1835174 Email info@aft.it
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