25/04/2007 12:57
Giunta
Via libera anche al procedimento per il Piano strutturale
Urbanistica, meno abitazioni al posto delle fabbriche
Il Comune discuterà con Firenze le previsioni del capoluogo toscano
Via libera alla definizione del Piano strutturale, compresa l'anticipazione della cosiddetta “variante Declassata”, con Prato che siederà allo stesso tavolo con Firenze, in una riunione appositivamente convocata dalla Regione, per esaminare il Piano strutturale del capoluogo toscano, già depositato, e le sue coerenze coi protocolli sottoscritti dai due Comuni (Firenze e Prato) in tema di previsioni urbanistiche (università, mobilità, polo esposiivo, aree industriali). E' questo il risultato dell'incontro avuto ieri mattina in Regione dall'assessore all'Urbanistica Stefano Ciuoffo, accompagnato dallo staff tecnico dell'assessorato e dai curatori del Piano strutturale (professor Gianfranco Gorelli, arch. Luisa Garassino), riferito nella consueta seduta pomeridiana del martedì della giunta.
L'assessore Ciuoffo ha spiegato che si è trattato di una riunione per verificare «tempi e modi del procedimento di revisione del Piano strutturale», confermando che entro il 2007 sarà pronta l'anticipazione per la Declasata come «primo atto della nuova pianificazione», all'interno di un itinerario di revisione del Piano strutturale, le cui procedure d'avvio stanno per essere definite, e saranno presentate entro poco tempo dal professor Gorelli. Da lì, ha specificato Ciuoffo, partirà anche la discussione pubblica.
Ma sui tavoli “metropolitani”, garante la Regione, il Comune non si presenterà solamente per discutere del prroprio Piano strutturale. Il primo appuntamento sarà col Piano strutturale di Firenze, già depositato. Entro 60 giorni anche il Comune di Prato sarà chiamato a discuterne, in sede regionale,per verificare se le previsioni urbanistiche del capoluogo toscano sono in linea con quanto scritto nei protocolli fra i due Comuni, per quanto concerne le materie individuate. La stessa verifica, ha aggiunto Ciuoffo, sarà fatta col Piano strutturale di Prato. Come dire che per quanto concerne alcune parti (università, mobilità, aree industriali, polo espositivo, interporto) i due piani dovranno concordare nelle previsioni, stabilendo chi fa che cosa.
Nel frattempo l'assessore Ciuoffo ha annunciato alla Giunta che si sta predisponendo una variante al Regolamento urbanistico, per le cosiddette “aree di ristrutturazione edilizia”, in pratica le zone industriali non più occupate dalle attività produttive, il cui primo passo sarà l'esame in commissione consiliare e poi in Consiglio. Una «metotologia di intervento», l'ha definita Ciuoffo, per gestire la fase di passaggio dal Piano Secchi al nuovo Piano strutturale. Sono ancora circa 2 i milioni di metri cubi, previsti dal Piano Secchi, disponibili per costruire case al posto delle fabbriche. Per evitare che questo processo si svolga in maniera spontanea, quando ci si accinge a fare una nuova pianificazione del territorio, saranno alzati gli standard urbanistici (parcheggi, verde pubblico e strade) per aumentare la qualità degli interventi, insieme a previsioni di alloggi di maggior dimensioni. Come conseguenza il risultato sarà una riduzione dei metri cubi di costruito, potenzialmente fino anche a dimezzare le previsioni del piano Secchi.
411/07
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