25/04/2007 13:25
Cerimonie
Nel 62° anniversario del 25 aprile
Prato ricorda la Liberazione
Sulle note di “Bella ciao” e del silenzio fuori ordinanza, eseguiti dalla banda municipale Cesare Ciardi, il sindaco di Prato Marco Romagnoli, il prefetto Eleonora Maffei e il vice presidente della Provincia Daniele Panerati, hanno deposto una corona d'alloro al Monumento ai Caduti in piazza delle Carceri, per celebrare la Festa della Liberazione.
Un corteo, preceduto dal Corpo dei Valletti del Comune di Prato, e aperto dai Gonfaloni del Comune e della Provincia di Prato, e dai Gonfaloni degli altri Comuni pratesi, in uno sventolare di bandiere dell'Anpi, tricolori e delle associazioni combattentistiche, nonchč di sindacati e partiti politici, ha attraversato le vie del centro cittą fino a piazza S. Marco, per poi concludersi in piazza del Comune, dopo la cerimonia in piazza S. Maria delle Carceri.
Dopo il saluto del presidente locale dell'Anpi, e del sindaco Marco Romagnoli, che ha anche ricordato il sacrificio, nel 62° anniversario della Liberazione, dei militari caduti a Cefalonia, l'orazione ufficiale č stata tenuta dal professor Ivan Tognarini dell'Universitą di Siena e presidente dell'Istituto storico della Resistenza in Toscana.
Un breve discorso, per ricordare il cammino nuovo dell'Italia, scaturito dalla Liberazione, il cammino nuovo dell'Europa dopo la sconfitta del nazi-fascismo, e soprattutto la nuova era democratica apertasi nel Paese. «A questa straordinaria pagina di libertą - ha ricordato Tognarini - anche Prato pagņ un alto prezzo, contribuendo alla rinascita del nostro Paese».
412/07
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