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Comune di Prato

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10/05/2007 17:12
Comune Le spiegazioni del dirigente comunale ing. Frasconi

Terre da scavi, chiesto il dissequestro dell'area di Paperino

Il materiale riutilizzato in lavori stradali e nel risanamento dell'ex discarica del Coderino
«Il Comune ha chiesto alla magistratura il dissequestro dell'area fra Paperino e S. Giorgio a Colonica, dove sono state allocate temporaneamente terre provenienti da scavi, da utilizzare in lavori stradali». Lo specifica l'ing. Lorenzo Frasconi, dirigente del settore Mobilitą, ambiente e grandi infrastrutture, che spiega anche la procedura seguita dall'Amministrazione comunale nella gestione di terre e rocce da scavi, su cui in relazione al deposito provvisorio di Paperino č stata aperta un'inchiesta da parte della Procura della Repubblica di Prato. «Il Comune - argomenta il dirigente comunale - aveva previsto tre aree di deposito: cinque ettari localizzati fra Paperino e S. Giorgio per l'accumulo temporaneo di terre non inquinanti da utilizzare in lavori stradali, un'area di accumulo permanente al Coderino per utilizzare le terre nell'opera di risanamento dell'ex discarica; l'altra in zona Calice di stoccaggio temporaneo per l'impiego nei lavori per la Seconta Tangenziale». «Le terre e le rocce da scavo - continua Frasconi -conferite a Paperino sono state regolarmente certificate e autorizzate da Arpat, previa preventiva analisi. L'inchiesta della magistratura č scattata sulla base di una denuncia di privati e l'area oggetto di indagine posta sotto sequestro. C'č stata, nel frattempo, anche una denuncia da parte del Comune perchč l'area di stoccaggio č stata violata e utilizzata come deposito abusivo di materiale che pur non risultando inquinante, da verifiche efettuate da Arpat, non era conforme alle terre provenienti da scavi e comunque non era stato conferito nč autorizzato dal Comune». «Sin dall'inizio - continua l'ing. Frasconi - l'area di Paperino era stata immaginata come deposito di accumulo provvisorio del materiale terroso e roccioso proveniente da scavi. Se la magistratura autorizzerą il dissequestro l'intero materiale sarą rimosso, sin dal prossimo mese di giugno, e utilizzato per i lavori in corso per la Seconda Tangenziale. Il sito di Paperino sarą destinato a verde pubblico, a disposizione dei cittadini. Su questa area, nella parte non interessata dal deposito, stiamo sistemando terreno coltivo e saranno piantumati circa 150 alberi d'alto fusto e sarą effettuata una sistemazione a prato a disposizione della frazione». Fin qui le spiegazioni per quanto riguarda le terre da scavo e la loro gestione. L'ingegner Frasconi specifica ulteriormente che se «le terre provenienti da scavi non sono gestite in modo opportuno sono classificabili, nč pił e nč meno, come rifiuti; ma se gestite con attenzione, esse sono una buona risorsa. E' una materia onerosa e complessa. Il Comune si č impegnato in questa operazione per renderle ambientalmente gestibili ed economiche. Le terre e le rocce provenienti da scavi possono essere infatti riutilizzate, e sono particolarmente adatte per le opere di infrastrutturazione stradale. In questo modo, ad esempio, potremo risparmiare circa 2 milioni di euro nei lavori di realizzazione della Seconda Tangenziale. Il Comune, peraltro, ha sottoscritto un protocollo con le associazioni artigiane, l'associazione industriale e Asm per una corretta gestione delle terre di scavo».
447/07

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