18/05/2007 16:14
Sindaco
Un'ora di colloquio in Palazzo comunale
Romagnoli incontra il ministro Chiti
Un disteso e amichevole colloquio, in Palazzo comunale, prima di recarsi entrambi all'VIII° congresso regionale dell'Anpi Toscana: è passata velocemente l'ora di conversazione fra il sindaco Marco Romagnoli e il ministro dei Rapporti con il Parlamento Vannino Chiti, nell'ufficio del primo cittadino, alla presenza del vice sindaco Roberto Bencini.
Il ministro, in città per il congresso regionale dell'Anpi, ha colto la circostanza per una visita in Comune, ricevuto da Romagnoli, che gli ha donato una copia della Storia illustrata di Prato del professor Franco Cardini.
E' stata l'occasione per passare in rassegna tutta una serie di questioni, a cominciare dalla richiesta, avanzata dall'Anci, e ribadita al ministro Chiti dal sindaco e da Bencini, della possibilità che il Governo consenta l'utilizzo degli avanzi di amministrazione degli Enti locali, praticamente “bloccati” dalla Finanziaria.
Ma a parte questo aspetto, più legato a questioni di natura amministrativa, al centro del colloquio sono stati i rapporti delle istituzioni pratesi con l'esecutivo nazionale, particolarmente intensi negli ultimi mesi, soprattutto in relazione alle politiche dell'immigrazione e della sicurezza.
Il sindaco Romagnoli ha illustrato al ministro Chiti la situazione pratese, informandolo sul lavoro positivo che si sta realizzando con l'esecutivo nazionale, e coi ministeri dell'Interno e della Solidarietà sociale.
Si è parlato anche della nuova legge per l'immigrazione, con la sottolineatura pratese, segnalata anche in relazione al testo governativo, di definire bene la figura dello “sponsor” prevista dal nuovo pacchetto di norme, nonchè di legare il diritto di voto degli stranieri nelle consultazioni amministrative, su cui c'è piena sintonia, alla conoscenza dell'italiano.
Il ministro Chiti, a sua volta, ha assicurato il sindaco e Bencini che si farà portavoce delle istanze pratesi, e che ne parlerà ai suoi colleghi Cesare Damiano (ministro del Lavoro) e Paolo Ferrero (ministro della Solidarietà sociale).
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