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Comune di Prato

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21/05/2007 20:03
Immigrazione La visita a Prato della sottosegretaria Cristina De Luca

Un “patto” su casa, scuola, lavoro e assetti urbani

Proposta la firma di una convenzione col ministero per la sperimentazione di un progetto “pilota”
Un progetto “pilota”, ritagliato sulle esigenze specifiche di Prato, su quelle che per lo stesso Governo sono priorità nelle politiche per l'immigrazione: la conoscenza della lingua italiana, il disagio abitativo, la scuola, il lavoro, gli assetti urbani («via Pistoiese è l'esempio di ciò che non deve essere»). E' questa la dote che ha portato la sottosegretario al ministero della Solidarietà sociale Cristina De Luca, nel suo pomeriggio pratese, passato attraverso una visita al Macrolotto di Iolo, dove è forte la presenza di insediamenti produttivi cinesi, un incontro coi cittadini di via Pistoiese, là dove si è insediata la comunità orientale, un vertice in prefettura con parlamentari e forze del'ordine, ed una riunione coi rappresentanti delle organizzazioni economiche e sindacali, la Asl, le associazioni del sociale, fra cui la Caritas e l'Arci. Ed è stato proprio, durante il summit nel Salone consiliare del Palazzo comunale, accompagnata dal sindaco Marco Romagnoli, dal presidente della Provincia Massimo logli, dall'assessore regionale alle Politiche sociali Gianni Salvadori, dal prefetto Eleonora Maffei, che la sottosegretaria De Luca ha aperto alla possibilità di stipulare una convenzione fra ministero, Regione ed enti Locali, Provincia e Comune in testa, per un “progetto pilota” che interessi Prato, «allo scopo di sperimentare concreti iterventi per quanto riguarda l'inclusione sociale degli stranieri». Due le premesse che ispirano l'idea di un patto fra governo e Prato, sintetizzate dalla sottosegretaria De Luca: certezza dei diritti e chiarezza dei doveri, perchè «l'integrazione non va separata dal tema della sicurezza»; concentrare le risorse finanziarie, «che non sono tante e che sarebbe inutile disperdere in mille rivoli», in progetti territoriali. Per fare tutto ciò non c'è bisogno neppure di tanto tempo: «Il progetto e la convenzione col ministero possono essere conclusi prima dell'estate. Possiamo lavorarci da subito». Ma la sottosegretaria De Luca, prima di lasciare Prato, ha voluto anche lanciare un altro messaggio: «Prato può essere un laboratorio. Qui si governa questo fenomeno complesso che è l'immigrazione ed è un esempio, pur nelle difficoltà e nei problemi che sono aperti, di integrazione».
493/07

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