28/05/2007 13:56
Casa
Il progetto dell'assessorato ai Servizi sociali
'Un tetto per ricominciare' a 32 famiglie senza casa
Gli alloggi risponderanno all'emergenza abitativa dei nuclei familiari sfrattati in attesa di una sistemazione definitiva
Il Comune ha acquistato un edificio a grezzo di 32 appartamenti in via Traversa del Crocifisso a Le Fontanelle per farne un 'serbatoio-riserva' di case per le sistemazioni urgenti delle famiglie sfrattate, diminuendo drasticamente il ricorso alla costosa e precaria ospitalità in albergo. Il titolo del progetto dell'assessorato ai Servizi sociali del Comune dice già tutto sui suoi obiettivi: 'Un tetto per ricominciare'. La permanenza all'interno degli alloggi-volano è prevista per un massimo di sei mesi, rinnovabili eccezionalmente per altri sei per famiglie sottoposte a sfratto o già ospitate in hotel. Il finanziamento, che comprende l'acquisto e il completamento della struttura è di 4.433.000 euro, di cui 1.113.000 coperto con fondi regionali Pisr 2005 e 761.000 del progetto Tangram sempre della Regione. La fine dei lavori è prevista entro la fine del 2007.
Il problema della casa diventa sempre più di stringente importanza nel distretto attanagliato dalla crisi del tessile e interessato da un forte flusso immigratorio che ha modificato il tessuto sociale ed economico. Oltre a questi due fattori ad aggravare il quadro è l'alta incidenza dei canoni di locazione sui redditi familiari, che ha provocato il moltiplicarsi delle famiglie a rischio di povertà e la cronicizzazione di tali situazioni. Inoltre la Provincia di Prato dispone di 1.302 unità immobiliari Ater, il numero più basso in Toscana, mentre ad esempio Massa Carrara dispone di 4.049 alloggi, Pisa 7.027, Pistoia 2.251 e Arezzo 3.272, a fronte di una minore popolazione. Tra il 2004 e il 2007 sono state assegnate 60 case di edilizia residenziale pubblica, mentre le domande presentate per il bando furono 1.300. Tra pochi giorni sarà riaperto il bando Erp per l’assegnazione di alloggi popolari: la graduatoria definitiva sarà stilata entro la fine dell’anno.
Le famiglie assistite nel 2006 tra alloggi e contributi per l'affitto sono 251, per una spesa sostenuta con fondi del Comune di 825.000 euro. I finanziamenti ricevuti dalla legge 231/98 sull'integrazione dei canoni alloggiativi, 1.026.222 euro per il 2006 (nel 2005 furono 780.000 euro), hanno permesso di erogare aiuti a 907 famiglie, a fronte di 991 richieste. Per rispondere alla 'fame' di case in rapporto all'insufficienza del patrimonio di edilizia residenziale pubblica Il Comune ha firmato un accordo con l’Edilizia pubblica pratese, la Lega cooperative e la Federcooperative per la realizzazione di case ad affitto calmierato, attualmente in costruzione, che andranno a bando in autunno. Inoltre, in accordo con la Solidarietà Caritas, è stata istituita una “Agenzia casa” per il reperimento di alloggi in affitto tramite una associazione istituita ad hoc (Associazione il Casolare) che ha assunto alloggi in affitto per subaffittarli senza maggiorazione di canone a famiglie assistite. L'iniziativa ha consentito di stipulare nel corso di questi ultimi anni 162 contratti di affitto per altrettante famiglie. Tutto questo metterà in palio 200 case per le famiglie in difficoltà da qui al 2008: «Si attua in questo modo una parte importante del programma dell’Amministrazione comunale per aumentare il numero delle case per la categorie più deboli – afferma l’assessore Stancari – “Un tetto per ricominciare” non sarà poi solo un “serbatoio” di case, ma darà anche alle famiglie l’opportunità di stare insieme con dignità. Sarà curato infatti particolarmente l’aspetto dell’inclusione sociale, per ricominciare davvero». «Il progetto – aggiunge l’assessore al Patrimonio Enrico Giardi - è un tassello importante di una cornice ben definita predisposta dal Comune di Prato per rispondere all’emergenza abitativa e rafforzare la rete del welfare locale».
Per sostenere poi l’accesso alla prima casa ai giovani sono stati abbattuti gli interessi sui mutui mediante un accordo del Comune con la Cariprato. Questa operazione ha agevolato la stipula di circa 500 contratti di acquisto da parte di giovani coppie.
Per quanto riguarda il patrimonio abitativo, il Comune di Prato ha proceduto in questi ultimi anni ad uno stretto controllo sulla situazione degli assegnatari degli alloggi pubblici. Con questo sistema sono stati recuperati complessivamente, tramite decadenze (perdita delle condizioni per la permanenza in alloggi pubblici) circa 40 alloggi, successivamente riassegnati a famiglie presenti nelle graduatorie.
cb
510/07
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