«Le sofferenze ci sono, ma non solo all'Urbanistica»

«Non c’è dubbio che la coperta sia corta, che le esigenze di ogni settore siano superiori, ma sono state fatte scelte, anche dolorose, per mettere a punto il bilancio comunale, privilegiando il sociale e gli investimenti, e a queste, in uno spirito collegiale, bisogna attenersi». E’ la risposta dell’assessore all’organizzazione Andrea Breschi alle questioni, sollevate da più parti politiche, relative alle insufficienze di personale, in particolare per quanto riguarda l’Urbanistica. «Penso anch’io che occorra ridare forza alla macchina del Comune – continua Breschi – potenziando, qualificando e riorganizzando il personale. Per questo è in corso una verifica di tutti i settori, per poi passare agli eventuali necessari adeguamenti. Verifica che va effettuata col collega Bencini, assessore al Bilancio. Sono infatti convinto che per rendere ancora più efficiente la macchina non si debba fare tagli ulteriori al capitolo personale, altrimenti la struttura si indebolisce». Breschi ricorda che sono state “tagliati” 700 mila euro nel 2007 alla voce personale («e tutti sono stati d’accordo») e che, oltre ad assumere 15 agenti di Polizia municipale, il piano delle assunzioni 2007/2009 non prevede l’arrivo di nuovo personale, perché si è deciso di stabilizzare il precariato, operazione finanziata con una riduzione drastica della spesa per i co.co.co. e con la mancata copertura del turn over. Il risultato finale sarà, di fatto, una diminuzione della forza lavoro di 25 unità. «E’ chiaro che i settori soffrono – aggiunge l’assessore – l’insufficienza degli organici. La cosa vale anche per l’Urbanistica ma riguarda quasi tutti i settori del Comune». «In realtà – afferma ancora Breschi – in una non semplice congiuntura finanziaria, l’Urbanistica ha goduto di maggiori favori». E fornisce le cifre: nel triennio 2005-2007, col piano assunzioni bloccato, a causa del vincolo dell'1% stablito dalla Finanziaria nella crecita della spesa per i dipendenti, l’unica eccezione è stata fatta per l’Urbanistica, con l’assunzione di due architetti. «E’ probabile – chiosa il responsabile politico dell’Organizzazione – che non siano ancora sufficienti, ma non per sottovalutazione dell’Ufficio personale». Nel marzo scorso è stato assunto un architetto con contratto a tempo determinato, ossia fino alla conclusione del mandato amministrativo, e da febbraio è stato assegnato al settore Urbanistica un funzionario amministrativo, proveniente dallo Sviluppo economico, per il coordinamento dello sportello per l’edilizia. Da maggio, al settore, è stato assegnato anche uno dei sei istruttori amministrativi assunti dalle cosiddette “categorie protette”. «E’ vero, c’è una situazione difficile – continua Breschi – per le pratiche edilizie, ma il problema, oltre che derivare da nuove funzioni affidate al servizio, non si può pensare di risolverlo solo con aumenti di personale, dal momento che investe anche le procedure, come risulta da una proposta presentata dal responsabile del servizio». Poi altre cifre: alle concessioni dal gennaio 2005 ad oggi il personale è cresciuto di cinque unità, per la programmazione urbanistica, nello stesso periodo, le unità in più sono quattro. Non solo: il personale (45) assegnato alle concessioni è superiore ad altre amministrazioni, più o meno come Prato (Parma, Modena, Perugia, Livorno), nonostante la media pratese di dipendenti comunali, ogni 10mila abitanti, sia nettamente inferiore: 60 a Prato contro i 93 di Livorno, i 103 di Perugia, i 107 di Modena e i 125 di Parma. La chiusura: «Sono consapevole delle esigenze dell’Urbanistica, per questo ho iniziato una verifica, i problemi di personale sono comuni a molti settori. Si tratta di mettersi a sedere e verificare la possibilità, in base alle risorse, di attivare nuovi investimenti in capitale umano».