04/06/2007 13:04
Musei
Il bilancio dei primi mesi dell'anno della struttura di Figline
Più di 2000 studenti visitano il Centro della Deportazione
Sempre più insegnanti della Toscana, ma anche provenienti da altre regioni italiane ed estere, scelgono il Museo della Deportazione di Figline di Prato come luogo in cui portare gli studenti e le studentesse per approfondire il tema della memoria storica, per confrontarsi con la realtà dei crimini del nazifascismo in Europa, che tanta distruzione e sofferenza hanno portato alle popolazioni anche della nostra terra.
Da gennaio a maggio di questo anno quasi 2200 sono stati gli studenti dei vari Istituti di istruzione di primo e secondo grado, ma anche universitari, che hanno usufruito delle visite guidate al museo e al centro di documentazione.
Mercoledì 30 maggio si è svolto al museo un incontro con una classe di ragazzi austriaci della Scuola media di Ebensee, il comune gemellato con Prato in cui hanno perso la vita tanti cittadini pratesi deportati nel campo di concentramento di questa cittadina austriaca durante il secondo conflitto mondiale. Un segno questo, che meglio di tanti altri testimonia del grande valore etico ed educativo del gemellaggio della pace tra Prato ed Ebensee di cui questo anno a settembre ricorre il ventennale dalla firma.
Dal 1 giugno è in vigore l'orario estivo di apertura del museo: lunedì, giovedì, sabato e domenica dalle ore 16 alle 19, mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 12.30, giorno di chiusura il martedì. Per informazioni: 0574-461655.
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