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Comune di Prato

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20/06/2007 12:22
Opere pubbliche Declassata, Giardi risponde ad un lettore de “Il Tirreno”

«Il raddoppio non è tramontato, ma bisogna pensarci bene»

«Il progetto per il raddoppio della Declassata nel tratto ancora a due corsie non è affatto abbandonato. Anzi, come mai in passato, questa Amministrazione sta operando per trasformare il viale Leonardo da Vinci in una “arteria metropolitana”». Così l'assessore alla Mobilità e ai Lavori pubblici Enrico Giardi, che interviene a seguito della lettera del signor Enrico Fierli, pubblicata sulla cronaca locale del quotidiano “Il Tirreno”, martedì 19 giugno 2007. Scrive ancora Giardi: «La previsione di costruire un sottopasso, all'altezza della rotonda di via Nenni (i lavori inizieranno nel 2008), che si unirà all'interramento della Declassata a Capezzana (lavori in corso) e alla Questura (i lavori sono in fase di avvio), è l'inizio della soluzione alla “strozzatura” ancora presente sulla Declassata, ormai praticamente a quattro corsie, tranne che per circa 800 metri. Pensiamo, infatti, che interrando la Declassata in più punti - dalla Questura a Capezzana i sottopassi saranno quattro -, dividendo in questo modo i flussi di traffico urbani da quelli extraurbani e le direttrici del traffico pesante da quello civile, il problema del tratto a due corsie sarà in gran parte risolto e la circolazione sarà molto più fluida. Insomma gli interventi infrastrutturali sulla Declassata ci sono e ci saranno. Ciò non signfica che si rinunci all'ipotesi del raddoppio. Tutt'altro. Ma poichè la Declassata sarà interessata ad un progetto di ridisegno urbanistico, nell'ambito della variante compresa nel procedimento di revisione del Piano strutturale, che comporterà, dall'area ex Banci alla locazione prevista per il nuovo ospedale, la creazione di un nuovo asse di sviluppo, praticamente il sorgere di una “nuova città” lungo il viale Leonardo da Vinci, sarà in quella sede che affronteremo anche il nodo del raddoppio. Una scelta di non poco conto: la spesa è ingente, la stima è attorno ai 40 milioni di euro, ed occorrerà trovare soluzioni progettuali adeguate, per evitare che le abitazioni che la circondano si ritrovino il traffico in casa. Nulla quindi è tramontato, ma è necessaria una ponderata valutazione in un contesto più ampio di decisioni sui destini della Declassata».
605/07

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