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Comune di Prato

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28/06/2007 13:51
Uffici Una corsa atipica, il ricavato tutto in beneficenza

Domenica 1 luglio la marcia Prato/Boccadirio

Una maratona atipica: distanza classica, 42,195 km, ma diversa per gli scopi e l'impostazione. E' la settima edizione della Prato/Boccadirio, “corsa salute & vita”, il cui ricavato (tutti pagheranno l'iscrizione, nessun ingaggio nonostante un lista lunga di prestigiosi atleti) sarà completamente devoluto in beneficenza, all'Ail, Aism e Aimac. Stamani presentazione ufficiale in Palazzo comunale, alla presenza dell'assessore allo Politiche sportive Aldo Milone, dei vertici di Uisp e Csi (Attiliio Baldanzi, Franco Bertolucci e Dario Carabellese), del Lions club “C. Malaparte” che partecipa all'organizzazione, di Marcello Melani, da parte del suo ideatore Piero Giacomelli e del gruppo di giovani “Regalaci un sorriso”, che volontariamente si occupano della corsa. «E' nata nel 2001 questa maratona - spiega Giacomelli - in modo anche un po' artigianale. Ora invece è una grande cosa. Ed è nata, perchè anch'io atleta, colpito dalla grave mallatia, ho sentito il bisogno di fare qualcosa per sensibilizzare la gente alla lotta contro il tumore, perchè arrivi ad un certo punto in cui la vita ti pare un'altra cosa». Non a caso lo slogan della corsa è “un male da vincere”. Tanta buona volontà, all'inizio, e poi sempre più una organizzazione manageriale, senza mai perdere di vista lo spirito originale, con tanti sponsor che contribuiscono ad elevarne il ricavato (nel 2006 10 mila gli euro distribuiti in beneficenza), il peso organizzativo di Uisp e Csi «senza non sarebbe possibile», il patrocinio di Comune e Provincia di Prato e Aimac (associazione italiana malati cancro parenti e amici), e prezzi speciali per gli atleti agli hotel S. Marco, Flora e Datini. Già perchè, come illustra Giacomelli, «ci sarà anche un gruppo di supermaratoneti, circa 80 persone, provenienti da ogni parte d'Italia, che arriveranno a Prato sin dal giorno prima». Una corsa atipica non solo per le sue finalità ma anche per le sue carrateristiche: è l'unica con un dislivello di 1000 metri, con una formula ormai collaudata della maratona individuale di 42,195 km e di quella a staffetta con tre frazionisti da Prato a Vernio (prima frazione di 21 km), da Vernio a Montepiano (seconda frazione di 11 km), da Montepiano a Boccadirio (ultima frazione di 10 km). E proprio fra i frazionisti tre altleti keniani di altissimo livello, vincitori di prestigiose maratone: Noah Chepsergon Kutung, David Cheuiyet Ngeny e Kennedy Koech. La partenza, domenica 1 luglio (iscrizione, aperte fino a sabato 30 giuigno, da 10 euro in poi), alle 7,30, con ritrovo alle 6,30 davanti alla sede del Csi, in via Mozza del Gorone. E saranno tanti anche i ciclisti amatoriali che si arrimpicheranno sulle rampe di Montepiano, fino al santuario di Boccadirio, pedalando a fianco dei podisti. Fra i nomi di rilievo Francesco Casagrande, l'ex ciclista che ora si è dato al podismo, Roberto Barbi, vincitore lo scorso anno col record della corsa della Prato/Abetone, Luca Barboncini, terzo all'ultima Ecomaratona dei Marsi e assoluto protagonista nel primo tratto della recente 100 km del Passatore. La maratona a staffetta allineerà, fra le varie squadre, il gruppo sportivo “Alpi Apuane”, con alcuni degli atleti più forti d'Europa nella disciplina della corsa in montagna; mentre in campo femminile saranno alla partenza le ragazze del gruppo sportivo “Lammari” di Tanti, che cercheranno di confermare i successi degli scorsi anni. Ultima nota: per la prima volta la Questura assicurerà il servizio alla corsa con due motociclisti, mentre l'assistenza sarà fornita dalla Croce Rossa, con la Croce d'Oro che a messo a disposizione un pulmino per tornare indietro. In più sarà assicurato anche un traguardo a Vaiano, per gli atleti che partecipano al circuito “classiche Toscane”, gestito dall'Avis.
630/07

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