04/07/2007 15:36
Immigrazione
Sul lavoro, per i documenti, sulle regole di convivenza
Una “rete informativa” per stranieri e non
Il progetto è inviato al ministero dell'Interno per l'accesso ai fondi Unrra
Il nome del progetto è lungo: “Rete territoriale per la comunicazione e per la diffusione di servizi informativi, di accompagnamento e di mediazione rivolti ai cittadini migranti”, approvato stamani, nella riunione, in Prefettura, del Consiglio territoriale per l'immigrazione, sarà presentato al ministero dell'Interno per l'accesso ai contributi del fondo Unrra, nell'ambito di attività tese al miglior inserimento degli immigrati nei contesti locali.
Ente promotore e capofila è il Comune di Prato, ma alla sua realizzazione, come soggetti sostenitori (cofinanziatori), contribuiscono la Provincia di Prato e la Camera di commercio, mentre sono coinvolti nella sua realizzazione il Comune di Montemurlo, le associazioni di categoria (artigiani, imprenditori e commercianti), i patronati, le Circoscrizioni comunali di Prato, i sindacati, l'Arci, l'Asl, la Fil e l'Università di Firenze.
La novità, come sottolineato da tutti i protagonisti, è che Prato si presenta con una voce “unica”: invece di dare vita a tanti piccoli progetti e disperdere in mille rivoli gli eventuali finanziamenti, istituzioni locali e società civile presentano una sola proposta, per concentrarsi su di essa.
Il progetto rivolto ai cittadini, lavoratori e imprenditori stranieri, nonchè alle istituzioni locali e agli operatori del settore (mediatori culturali/linguistici e operatori di sportello), è articolato in tre moduli operativi, per un importo stimato di 800 mila euro, in parte cofinanzziato dagli enti partecipanti, in parte coi fondi Unrra.
Il primo modulo, coordinato dal Comune di Prato, è suddiviso in due distinte azioni, e prevede la creazione di una rete di sportelli e servizi per l'accoglienza, l'orientamento e l'accompagnamento dei cittadini migranti. La prima azione contempla l'attivazione di centri assistenziali, sottoforma di sportelli diffusi sul territorio, offerti dal Comune di Prato, dai patronati, da associazioni del volontariato e del terzo settore. Gli sportelli diffonderanno informazioni per l'accesso ai servizi e per la preparazione di documenti e pratiche (soggiorno, ricongiungimenti, in generale riconoscimenti di cittadinanza); la seconda azione, denominata “Apriti sesamo”, in collaborazione con l'Università di Firenze, prefigura la creazione di sportelli decentrati presso il Comune e le Circoscrizioni di Prato, sindacati, associazioni di categoria e del volontariato, per la cosiddetta “mediazione dei conflitti”, con interventi nei luoghi in cui sorge un disagio o una lite.
Il secondo modulo operativo di “informazione partecipata”, coordinato dalla Fil, finalizzato alla formazione e informazione sui temi dela cittadinanza e legalità, dell'occupazione, della sicurezza sui luoghi di lavoro, dell'imprenditoria e del sistema economico locale, prevede a sua volta due distinte attività. La prima è di estesione del progetto T-comunico, provvisto di 30 schermi, con l'aggiunta di altre 30 postazioni nei Comuni di Prato e Montemurlo, per informazioni immediate, con traduzione nelle lingue delle etnie più numerose. In questo quadro si prevede di potenziare anche il sito Pratomigranti.it, promosso dal Consiglio territoriale per l'immigrazione, che fornisce news in più lingue. La seconda azione contempla attività di sensibilizzazione diretta dei cittadini stranieri, di consulenza alle imprese su tutte le normative e il loro rispetto, da quelle ambientali a quelle per la sicurezza sul lavoro, campagne informative sui temi del lavoro, corsi formativi per lavoratori e imprenditori stranieri.
L'ultimo modulo (“attività di sistema”), ancora coordinato dalla Fil, è una sorta di attività di verifica dell'intero progetto, con corsi di formazione per gli operatori, interventi di monitoraggio e valutazione dello stato di avanzamento dellle attività modulari, attivate dai soggetti partecipanti al progetto. Un ruolo particolare, in tal senso, assumerà il Consiglio territoriale per l'immigrazione, presso la Prefettura, perchè riunisce tutti i soggetti istituzionali e sociali della realtà pratese.
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