21/07/2007 13:53
Sicurezza
Il prossimo 31 luglio con Prefettura, Provincia e Comune
Sarà il viceministro Minniti a firmare il “patto” per la legalità
Il viceministro on. Marco Minniti siglerà per il governo, il prossimo martedì 31 luglio, insieme al prefetto, al sindaco e al presidente della Provincia, il “patto per la sicurezza” di Prato, prima area non metropolitana che sottoscrive con l'esecutivo nazionale un impegno sui temi della legalità e del controllo del territorio. «E' un grande fatto politico - commenta l'assessore alla Sicurezza urbana Giuseppe Gregori - perchè nasce dalla collaborazione fra gli enti locali, gli organi dello Stato e il governo. Gli impegni sono rispettati e sono fugate le previsioni di tutti i profeti di sventura, l'ultima in ordine di tempo del consigliere regionale Alberto Magnolfi, che ancora oggi parla di promesse disattese. Evidentemente è poco informato».
Il “patto” che sarà firmato il 31 luglio ricalca, nei suoi lineamenti, quanto già fissato col viceministro Minniti nella sua precedente visita a Prato, ad iniziare dal rafforzamento degli organici delle forze dell'ordine, con lo stabilirsi a Prato di una “squadra speciale” di intervento rapido della Polizia, con l'apertura della tenenza dei Carabinieri («impegno già previsto - chiosa Gregori - ma ora attuato. Si dice sempre che alle parole non seguono i fatti, poi quando i fatti avvengono si svaluta la circostanza. Ed invece bisogna sottolineare che è stata colmata un'attesa»), con maggiori unità previste anche per la Guardia di Finanza.
Fra le novità oltre alla costituzione di un fondo speciale presso la Prefettura, da gestire su appositi progetti d'intervento, anche l'apetura di un “centro polivalente” in via Pistoiese, base di un nucleo interforze. Al suo interno opereranno l'insieme delle Forze dell'ordine e la Polizia municipale, e fornirà anche servizi amministrativi nell'area della città dove è concentrata la presenza di cinesi.
In più il “patto” prevede il rafforzamento della videosorveglianza, la definizione di interventi specifici per contrastare l'illegalità nelle attività commerciali e produttive, l'impiego della Polizia municipale negli incidenti stradali per garantire una maggiore presenza sul territorio delle forze dell'ordine.
Il “patto” contempla altresì l'apporto di finanziamenti regionali, su interventi mirati, tratti dalle poste del bilancio regionale. «Non è vero - chiude Gregori - che, come dice Magnolfi, la Regione sarà assente. Sarà l'esatto contrario. Solo che la Regione non finanzia i “patti”. La stessa cosa avviene per Firenze, dove i finanziamenti sono tratti dai capitoli ordinari del bilancio regionale».
703/07
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