31/07/2007 13:37
Sicurezza
La firma del “patto” per Prato commentata dal primo cittadino
«Istituzioni attente alle esigenze dei cittadini»
«E' il riconoscimento della peculiarità di Prato, che non è affetta da una situazione d'emergenza, quanto da trasformazioni sul piano economico e sociale che non si riscontrano, o hanno pochi eguali, in altre realtà locali». Commenta così il sindaco Marco Romagnoli l'avvenuta firma del “Patto per Prato sicura”, siglato stamani in prefettura insieme al prefetto Eleonora Maffei, al presidente della Provincia Massimo Logli, al vice presidente della Regione Federico Gelli, e sottoscritto dal vice ministro dell'Interno on. Marco Minniti.
Il sindaco Romagnoli ha sottolineato come il “patto” nasca «dalla collaborazione poltico-istituzionale che su un tema delicato come la sicurezza si è instaurato fra lo Stato, i suoi organi e gli Enti locali pratesi», e come si sia riconosciuta la specificità del sistema distrettuale, anche per la presenza, come ha sottolineato lo stesso vice ministro, «di un'alta immigrazione, per lo più cinese, con una concentrazione fra le più elevate e con caratteri di originalità, perchè è uns realtà dove la presenza straniera ha un profilo imprenditoriale».
Nel commentare la firma Romagnoli ha così concluso: «Questo importante strumento dimostra l'attenzione delle istituzioni al tema della legalità. E' un messaggio anche alla città e ai suoi cittadini: le istituzioni sono attente e sensibili alla loro giusta esigenza di sicurezza».
Non solo. Il sindaco ha anche sottolineato come Prato, col ministero alla Solidarietà sociale, stia per firmare un altro “patto” per favorire politiche d'integrazione per gli immigrati: «La legalità è un tema importante, riguarda tutti i cittadini, soprattutto permette di riconoscere i diritti delle persone. Senza legalità questi diritti sono negati. Per questo abbiamo operato, e stiamo operando, per avere strumenti adeguati che consentano l'inclusione sociale».
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