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Comune di Prato

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03/08/2007 15:44
Giunta Discussa nella seduta dell'esecutivo comunale prima della pausa

Area ex Banci, spunta l'ipotesi tram

Gli uffici dovranno studiare un progetto preliminare per collegare la Stazione centrale al futuro polo espositivo
E', allo stato attuale, soltanto un'ipotesi, l'inizio di una discussione, così è stata presentata dall'assessore alla Mobilità Enrico Giardi, che l'ha portata all'attenzione della giunta, e da quello all'Urbanistica Stefano Ciuoffo, che ha per oggetto la cosiddetta “accessibilità” dell'area ex Banci, destinata nelle previsioni ad ospitare il polo espositivo pratese. Sta di fatto che l'esecutivo comunale, nella seduta odierna, l'ultima prima della pausa feriale, ha licenziato una delibera che dà mandato agli uffici di studiare il “progetto preliminare” di una linea di tram, che colleghi la Stazione centrale all'area ex Banci. «Non è l'annuncio di una nuova opera pubblica - tende a precisare Giardi -. E' solo che, in previsione della “variante Declassata”, che sarà pronta nei prossimi mesi, si tratta di approntare fra gli strumenti di pianificazione anche le modalità di accesso», considerando aggiunge l'assessore Ciuoffo «che una pianificazione urbanistica per la Declassata non può basarsi solo sulla mobilità privata, occorre rafforzare il trasporto pubblico, senza il quale difficilmente potremmo realizzare il polo espositivo». Circondata da tutte le cautele del caso («il tutto sarà ricondotto dentro la “variante”, non vorremmo che iniziasse un dibattito prematuro, perchè della variante dovremmo discuterne con la città, e poi opere del genere non si fanno senza il consenso dei cittadini», dicono in coro Giardi e Ciuoffo) l'ipotesi presentata prevede due opzioni di linee, una che passa dal centro storico e che attraverso via C. Marx, uscendo da Porta Frascati, si connette alla Declassata e qindi al parcheggio scambiatore della Questura; l'altra, definita “più lineare”, che prevede di venire giù da via Valentini e arrivare quasi direttamente sulla Declassata (viale Leonardo da Vinci), al parcheggio scambiatore della Questura, terminale di entrambe le ipotesi di tracciato, anche perchè è uno dei capolinea della rete Lam dei bus urbani. «Sono soltanto due opzioni che gli uffici dovranno studiare, in relazione alla loro fattibilità», spiega Giardi. E non è detto che non possa spuntarne una terza. Il problema, detto in altro modo, è prevedere, nei prossimi strumenti urbanistici, un sistema di accesso “pubblico” all'area ex Banci, che si congiunga alla ferrovia e alla futura “metropolitana di superficie”, una volta che con l'Alta velocità la linea Firenze-Prato sarà trasformata in servizio ferroviario rapido, non potendo immaginare per «la sostenibilità del sistema» solo un un asse di accesso fondato sulla Mezzana-Perfetti-Ricasoli, sulla Prato-Signa o sulla terza corsia della A11. «Stiamo realizzando - chiosa ancora Giardi - la trasformazione della Declassata in arteria metropolitana, grazie ai sottopassi. Ma non basta e comunque il trasporto pubblico è fondamentale per il polo espositivo». Ecco allora spuntare l'ipotesi del tram, e la necessità di verificare una rete pubblica basata sul ferro, che interconnetta una linea urbana con un'altra “extraurbana” (l'attuale ferrovia). «Siamo solo agli inizi», chiude Giardi. Ma intanto iniziano a definirsi i tratti che comporranno la “variante Declassata”. E dall'accessibilità, o mobilità che dir si voglia, dipende la bontà dell'intero progetto urbanistico.
753/07

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