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Comune di Prato

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05/09/2007 16:16
Dichiarazioni L'assessore Gregori interviene sui messaggini “congelati”

«Nessuno spreca. Nè si può dire che ci sono usi impropri»

«Le spese telefoniche del Comune, nell'arco di dieci anni, sono diminuite di più del 50%. Non si può dare l'impressione che ci siano sprechi ed abusi. Qui davvero non si spreca niente». A dirlo è l'assessore all'Innovazione Giuseppe Gregori, che ha la responsabilità politica anche del Ced, la struttura cui fa capo anche la gestione delle utenze telefoniche. Gregori fornisce i numeri: nel 1997 il Comune spendeva quasi 2 miliardi e 400 milioni di vecchie lire di utenze telefoniche, corrispondenti a 1.270.000 euro. Due lustri dopo la spesa telefonica si dovrebbe attestare, nel 2007, su 700 mila euro (la proiezione sul prevedibile consumo finale è stata eseguita dagli uffici, in base al “traffico” bimestrale di telefonate). Non solo: il risparmio maggiore si è ottenuto negli ultimi due anni, con la “bolletta telefonica” comunale scesa notevolmente rispetto al quasi milione e 150 mila euro fatto registrare nel 2005. E tutto ciò «nonostante un aumento dei consumi, soprattutto da e verso i cellulari». «E' stato fatto - spiega Gregori - un notevole lavoro, da nuovi contratti ad investimenti, per abbattere la spesa. C'è una attenzione quotidiana alle spese di funzionamento della macchina comunale. E i risultati si vedono». Gregori affronta anche la questione del “congelamento” degli sms su circa 100 utenze comunali, comprese quelle di gran parte degli assessori. «Anche questa vicenda, che ha fatto scalpore, evidenzia l'attenzione alla spesa e come il controllo si spinga fino ai dettagli». Gregori la ripercorre: il Comune ha stipulato un nuovo contratto che fa risparmiare notevolmente sulle telefonate ma non sui messaggini. «Intanto - dice Gregori -, come già affermato dalla dirigente in dichiarazioni pubbliche, la spesa per i messaggini sul totale della “bolletta” per gli apparecchi in dotazione a funzionari e assessori, circa 20 mila euro, è irrisoria. Inoltre il fatto che si sia registrato un eccesso di sms, per cui è stato preso un provvedimento che ho ritenuto anche troppo drastico, non porta automaticamente a stabilire che ci sia stato un loro uso improprio. Quando non si può escludere affatto che siano avvenuti per lavoro. Per sostenere il contrario bisognerebbe conoscere il loro contenuto. La qual cosa, come è noto, non è possibile fare. Insomma visto che il contenuto non lo possiamo accertare, in un senso o nell'altro, che si sospenda quantomeno il giudizio». Fra l'altro Gregori fa anche osservare che il maggior costo degli sms rispetto alle telefonate, come risulta dal nuovo contratto, non era stato reso noto. «Un difetto interno, indubbiamente. Di solito però - chiude l'assessore - nei contratti di questo tipo avviene il contrario, se non sono offerti gratuitamente dai gestori, in una determinata quantità. Quindi l'uso può anche essere dovuto alla convinzione che si sarebbe speso poco, se non adirittura niente».
821/07

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