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Comune di Prato

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21/09/2007 17:27
Consiglio Comunale La relazione del direttore della Asl Bruno Cravedi

«Un ospedale moderno in una nuova rete di servizi»

«La realizzazione del nuovo ospedale è all'interno di un progetto di riorganizzazione dei servizi territoriali». E' questo il filo conduttore della relazione del direttore generale della Asl di Prato, dott. Bruno Cravedi, con la quale si è aperto il dibattito in Consiglio Comunale dedicato ai temi della salute. Riorganizzazione territoriale dei servizi che non attenderà il nuovo nosocomio, ma che è già una realtà. Lunga la lista delle cose già in atto fatta da Cravedi: l'apertura, avvenuta e funzionante del Centro Giovannini; l'inaugurazione entro la fine dell'anno dell'hospice, con 12 posti letto; la nuova sede del dipartimento di prevenzione, che sarà inaugurata a dicembre; l'avvio della sperimentazione già nelle attuali strutture di un modello di “ospedale comunità”, indirizzata prevalentemente a pazienti con patologie croniche. E tutto ciò senza contare le forme associative dei medici di base, con 40 medici che già orano prestano la loro opera per 15 ore al giorno, funzionando da filtro per le strutture specialistiche, o l'avvio di un servizio di telemedicina nella Val Bisenzio. Se il presupposto in cui si inserirà il uovo ospedale è quello di una rete di servizi integrati, Cravedi è poi passato a spiegare le modalità con cui sè giunti a prefigurare il nuovo presidio sanitario: «Il progetto di quattro nuovi ospedali di Prato, Pistoia, Lucca e Apuane fa parte del piano strategico della Regione per l’ammodernamento e la qualificazione della rete ospedaliera regionale. In un decennio, la Regione ha riorganizzato la rete ospedaliera passando da 93 ospedali (più di 23.000 posti letto) a 41 ospedali (con 13.500 posti letto) di cui 10 ospedali già realizzati, 2 policlinici in corso di costruzione (Careggi, Pisa) e i 4 nuovi in via di affidamento dei lavori». «In particolare - ha proseguito Cravedi -, il progetto dei quattro nuovi ospedali si caratterizza per: 1) l’unitarietà e la contemporaneità delle nuove opere in un’ottica di rete integrata; 2) il ricorso ad uno strumento innovativo come il project financing sia per l’apporto finanziario di capitali privati che per la sfida dell’amministrazione pubblica di misurarsi con soggetti privati nella progettazione, realizzazione e gestione dell’opera; 3) l’organizzazione delle cure secondo i vari gradi di intensità di cura. Le caratteristiche strutturali e funzionale del nuovo ospedale sono pensate sulla centralità del cittadino, con i suoi bisogni e le sue esigenze. In questo senso, il nuovo ospedale è destinato all’assistenza dei casi acuti e delle patologie complesse. L’ospedale è una risorsa da usare solo quando è indispensabile, l’utilizzo del ricovero è riservato a pazienti acuti. L’ospedale garantisce l’appropriatezza delle cure, la massima qualità delle più avanzate risorse tecnologiche ed assistenziali. L’ospedale, pienamente integrato nel tessuto urbano, è progettato per offrire migliore accoglienza, maggiore comfort, chiarezza dei percorsi e facile accesso. Il paziente, entrato in ospedale, sarà affidato ad un medico specialista (case manager) che lo guiderà in tutti i processi diagnostico-terapeutici e ne coordinerà gli interventi delle diverse equipe specialistiche. E’ superato il concetto di reparto tradizionale: le strutture di degenza sono organizzate per settori funzionali utilizzabili da molteplici professionalità. Importante strategia, nella nuova organizzazione, viene riconosciuta alle professionalità infermieristiche nelle funzioni dirette di assistenza dei pazienti e in quelle manageriali di organizzazione gestionale. Il nuovo ospedale si inserisce in una rete di strutture e presidi orientata ad assicurare la continuità dei servizi, garantendo percorsi assistenziali adeguati ed appropriati». SCHEDA NUOVO OSPEDALE 540 posti letto degenza 40 posti letto tecnici per emodialisi 20 posti letto tecnici per osservazione breve O.B.I.) 35 culle Ciclo diurno (day hospital e day surgery): 22 posti letto area medica; 56 posti letto area chirurgica. I posti letto, indicativamente, saranno così distribuiti: livello Intensità Alta - 20 posti letto terapia intensiva, 20 posti letto terapia subintensiva; livello intensità media - 126 posti letto area medica; 126 posti letto area chirurgica, 38 posti letto area materno infantile (più 35 culle), 34 posti letto pediatria (di cui 14 subintensiva), 12 posti letto psichiatria, 30 posti letto riabilitazione; livello intensità bassa - 56 posti letto post-acuti, dipartimento di emergenza e accettazione. Il pronto soccorso è collocato al piano terra ed è in continuità con la radiodiagnostica e con l’area ambulatoriale. E’ dotato di aree per il triage con locale di colloquio per l’approfondimento dello stato di salute, di aree per la stabilizzazione e l’intervento di emergenza sul paziente, di box con letti tecnici per il trattamento, di sale di visita medica e ortopedica, di sala gessi. Uno spazio è riservato alle sale di attesa. L’ingresso dei barellati avviene dalla Camera calda su cui si affaccia il locale per la decontaminazione del paziente. Il paziente deambulante accede da un ingresso separato. Recupero “Misericordia e Dolce” Restano di proprietà dell’Azienda Sanitaria: Area in ristrutturazione occupata dalle “Medicine”, Edificio 1 (Palazzina malattie infettive), Area di “Anatomia Patologica” e Area storica costituita, indicativamente, da Palazzo degli Spedalinghi, Sala del Pellegrinaio Novo, Sala Colonne, Unità Operativa Geriatria, Uffici Amministrativi. Questi spazi ospiteranno: uffici del Centro Tecnico Direzionale, trasferiti da Viale della Repubblica, e Strutture di cure intermedie (Ospedale di Comunità) indirizzata prevalentemente a pazienti con patologie croniche. Prossimi impegni: aggiudicazione definitiva della gara stipula della convenzione elaborazione del progetto definitivo ed esecutivo espropriazione dei terreni apertura dei cantieri (2008)
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