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Comune di Prato

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24/09/2007 13:38
Scuola La soluzione ha reso superfluo l'incontro col dott. Biccari

Inseriti circa 60 bambini stranieri, giunti ad anno iniziato

Non c'è stato bisogno stamani, per sbloccare la situazione, dell'incontro fra gli assessori Giuseppe Gregori (scuola) e Andrea Frattani (multietnica) e il dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale Davide Biccari: per i circa 60 bambini stranieri, arrivati a classi già definite, il futuro scolastico è assicurato. A comunicarlo ai due assessori sono stati gli stessi dirigenti scolastici, in una riunione svoltasi venerdì sera, che ha reso superfluo il summit odierno. La metà circa dei bambini, tutti nella fascia di età dell'obbligo scolastico, con una prevalenza nelle elementari (primaria), sono andati a completare classi che ancora non avevano raggiunto il numero massimo di 25 (ogni classe deve avere un numero di alunni oscillante fra i 16 e i 25), seguendo la logica dello stradario: in pratica i bambini sono stati accolti nelle scuole maggiormente vicine alla loro abitazioni; l'altra metà, per l'inserimento, si è avvalsa della “rete scolastica”, creata a seguito del protocollo, sottoscritto lo scorso anno, da Regione, Provincia e Comuni pratesi con le autorità scolastiche, per l'inserimento ad anno avviato dei bambini extracomunitari. Due sono le “reti” esistenti nel terriorio di Prato: una a sud, che comprende tutte le scuole oltre la Declasata, l'altra denominata “centro”, le cui propaggini si estendono però da Chiesanuova a La Querce, con i relativi istituti scolastici. Certo l'inserimento non sarà facile, anche perchè diversi sono i gradi di conoscenza della lingua, con bambini (pochi) che parlano italiano a fronte dei molti che hanno una scarsa o inesistente conoscenza della nostra lingua. Per questo le scuole si stanno attrezzando anche con laboratori linguistici, per rendere più agevole l'impatto dei nuovi arrivati. «Un'ottima cosa», commenta l'assessore alle Pubblica istruzione Giuseppe Gregori, che aggiunge: «Un risultato per giunta ottenuto quando l'anno scolastico è iniziato da pochi giorni. Di ciò bisogna ringraziare i dirigenti scolastici e il fatto, col protocollo, firmato lo scorso anno, che si è deteriminata una struttura per l'inserimento dei bambini». Il problema potrebbe riproporsi, anche perchè non sono affatto infrequenti arrivi ad anno scolastico inoltrato, ma intanto si osserva che non c'è nessun alunno straniero rimasto fuori dalle lezioni. Gregori chiarisce anche un altro aspetto: non ci sono classi “etniche”, formate da soli alunni stranieri, salvo quelle costituetesi gli scorsi anni «che restano tali per garantire la continuità didattica». «Nessuna nuova classe - chiarisce Gregori - supera la soglia del 50% di alunni extracomunitari. Anzi la percentuale maggiore è del 36%».
894/07

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