27/09/2007 13:49
Consiglio Comunale
Discussione sul caso dei messaggini bloccati
Gregori: «Le anomalie dipendono dal tipo di contratto»
Ma An e Forza Italia non ci stanno. Bettazzi: «Chi ha sbagliato paghi». Borchi: «Non c'è stata sincerità»
«Le anomalie di consumo registrate sono dovute al tipo di contratto attivato, per cui un sms costa come 24 minuti di telefonata in voce». E' questo il passo saliente della risposta dell'assessore Giuseppe Gregori, a cui fa capo il Ced, la struttura informatica che soprassiede alla gestione delle utenze telefniche comunali, alla “question time” presentata dal gruppo di An e alla interrogazione del consigliere di Forza Italia Giovanni Luchetti (assente nella seduta di ieri, mercoledì). Il caso, approdato in Consiglio comunale e sollevato da question time e interrogazione, è quello degli sms bloccati a sindaco e componenti della giunta, nonchè ad un centinaio e passa funzionari.
Gregori non si è limitato a sottolineare che il problema è sorto per la particolarità del contratto stipulato, ma ha anche aggiunto «che nessuno degli utenti che usano gli sms per lo svolgimento delle loro attività era stato avvisato di questa anomalia, è ciò costituisce l'aspetto più grave». L'assessore ha anche fornito le cifre della spesa telefonica comunale, costantemente in diminuzione: nel 2006 è stata di 700 mila euro, con un calo di 300 mila euro rispetto ai dodici mesi precedenti. E anche nel 2007 le proiezioni, effettuate dagli uffici, stimano un ulteriore calo del 10%. Mentre la spesa per i cellulari è di 79 mila euro, il 12% del totale della spesa telefonica. In ogni caso, ha concluso Gregori, «abbiamo dato mandato alla direzione generale di verificare l'intera situazione e di stipulare cotratti per l'uso del cellulare senza anomalie».
Una risposta che non ha convinto il consigliere di An Maurizio Bettazzi, nè il capogruppo di Forza Italia Goffredo Borchi, intervenuto per l'assenza del collega Luchetti, che nella sua interrogazione aveva chiesto anche le dimissioni degli assessori coinvolti.
Il primo ha sostenuto che «l'assessore ha risposto solo parzialmente alle domande contenute nel question time. Al di là degli omissis, avremmo voluto semplicemente sentire una cosa: chi ha sbagliato paghi, chi ha fatto un uso improprio del cellurare risarcisca il Comune. Senza tirare in ballo i costi della politica, è un fatto di correttezza e di dignità morale. Altrimenti le responsabilità si spalmano su tutti i componenti della giunta, anche su di lei assessore Gregori, che pure ha dichiarato di non inviare sms».
Per Borchi invece «sono queste piccole cose, il loro accumularsi, che alimentano fenomeni di ripulsa da parte di chi non è in grado di pagarsi nemmeno il telefono. Se la dirigente ha bloccato il seviizio di sms lo ha fatto per penalizzare i dipendenti comunali, oppure perchè si è resa conto che i costi lievitavano, da sembrare quelli della Nasa? Possibile che nessuno si sia accorto che un sms costa quanto 24 minuti di telefonata? Che nessuno si sia accorto di questo contratto, una vera follia, che nessuna azienda stipulerebbe? Il buon senso avrebbe consigliato il massimo di sincerità e non la giustificazione di questi sprechi che la gente non sopporta più. Mi auguro che la sincerità, che non c'è stata, si possa iniziare ad averla già dal prossimo Consiglio».
909/07
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