11/10/2007 14:41
Economia
Romagnoli incontra gli operai della Sint
«Condivido il vostro disagio. Garantisco il mio impegno»
Il primo cittadino: «E' importante mantenere la tenuta sociale, anche in questa pesante situazione»
«Vi garantisco impegno e attenzione affinchè si mantenga un sistema di relazioni sindacali, appartenente alla tradizione della nostra città, che ha consentito di gestire anche le situazioni più pesanti». Era questo che i sindacati tessili di Cgil, Cisl, Uil e i lavoratori della Sint, ricevuti stamani in delegazione, si attendevano dal sindaco Marco Romagnoli. Non di entrare nel merito della vertenza («lunedì - ha detto il sindaco - è convocato l'incontro in Provincia, che ha competenze per intervenire. Le istituzioni stanno facendo la loro parte»), dove è in discussione il posto di lavoro di 40 operai ma, come hanno detto in coro i sindacalisti presenti, «manifestare il disagio dei lavoratori della Sint per la perdita del posto di lavoro e per le modalità con cui si è svolta questa vicenda», definita «la più brutta degli ultimi decenni». «Non vorremmo - hanno continuato i sindacalisti delle organizzazioni tessili di Cgil, Cisl, Uil - che fosse l'inizio di relazioni distruttive per il distretto e per gli stessi lavoratori. A Prato in cinque anni si sono persi novemila posti di lavoro. E con i licenziamenti alla Sint la lista si allunga. Se questo dramma sociale è stato gestito lo si deve anche ad una tradizione di buone pratiche sindacali. Un loro imbarbarimento provocherebbe situazioni incresciose per la tenuta sociale».
Il sindaco ha condiviso la preoccupazione e il disagio espressi: «E' in corso un processo di trasformazione che tocca la carne viva delle persone. Non possiamo uscire da questo stato di cose senza una risposta ai problemi individuali dei lavoratori. Nè possiamo limitarci a seguire il declino industriale. La situazione è difficile, e per chi perde il lavoro è una tragedia, ma Prato ha risorse, anche finanziarie, capacità industriali e professionali, per continuare ad essere un importante centro industriale. Vi sono imprese che scelgono Prato, nonostante il costo dei terreni più alto, per insediare la loro attività. Perchè qui si respira questa atmosfera industriale. Nel futuro di Prato non possiamo immaginare lo stesso tessile del passato, ma abbiamo sempre bisogno di industria e deve continuare ad esserci industria».
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