15/10/2007 17:31
Ambiente
La classifica di Legambiente pubblicata dal Sole 24 Ore
Prato avanza in qualità nell'ecosistema urbano
Prato risale di quattro posizioni, passando dal 26° posto dello scorso anno al 22° attuale, nella classifica nazionale, su 103 capoluoghi di provincia, di “Ecosistema urbano 2008”, l'indagine promossa da Legambiente e pubblicata oggi dal Sole 24 Ore. E migliora di 21 posizioni la sua collocazione rispetto al 43° posto di due anni orsono.
A far schizzare ancora in su, sia pur leggermente, le quotazioni pratesi, rispetto alle precedenti edizioni, i dati sulla qualità ambientale del parco macchine (Euro 3 e Euro 4 sul totale circolante), dove la nostra città si colloca al secondo posto dopo Aosta con un'incidenza del 45%, nonchè gli indicatori relativi al “verde urbano fruibile” (metri quadrati per abitante) e all'estensione delle aree verdi, rispettivamente al 7° posto, con 31,41 mq per abitante, e al 10° posto con 3269,17 mq sul totale comunale. In netto miglioramento anche i consumi idrici pro capite per usi civili: dai 194,2 litri per abitante giorno si è passati ai 137,9 litri, scalando le posizioni dal 63° posto al 10° posto.
Dall'indagine, al di là della collocazione nelle classifiche parziali, risultano in miglioramento anche i dati relativi al tasporto pubblico, con ua maggiore offerta di bus (29° posto, cinque posizioni scalate sull'anno precedente) e un maggior numero di passeggeri trasportati (migliora l'indice da 40 a 46 passeggeri e la posizione: dal 33° posto al 31°). Prato resta, comunque, una città a forte motorizzazione privata, occupando la posizione 55 nella graduatoria specifica (in peggioramento rispetto ai dodici mesi precedenti). Stazionarie anche le posizioni per Ztl e isole pedonali, mentre la città retrocede per i percorsi ciclabili, attestandosi a quota 33 (ma è cambiato il parametro, per cui sono state premiate le città con piste costruite a latere della sede stradale, mentre un minor punteggio è stato dato alle città, come Prato, che le hanno realizzate in sede propria).
Aumenta invece la quantità - e peggiora la classifica - di rifiuti urbani prodotti (dai 772,7 kg annui per abitante ai 788,3 di qust'anno), con una percentuale inviariata (35,5%) di raccolta differenziata.
Buon uso del fotovoltaico, posizione n. 11 per i chilo/watt installati sugli edifici comunali; in contrasto scende, sia pur del solo 1%, la percentuale di acqua depurata (dal 99% al 98%, la città scivola dal 15° al 22° posto), con un 37% di dispersione in rete e il 62° posto in gradutatoria. Stabili al 13% i nitrati presenti nell'acqua potabile (77° posto).
Novità anche per i valori relativi alla qualità dell'aria: peggiorano quelli medi annui delle polveri sottili (Pm10), passando da 32,3 a 37,5 e dalla posizione 26 alla 43, ma migliorano i dati dei “picchi” (le punte annuali di massima concentrazione), con nove posizioni guadagnate (da 45 a 36); sono invece minori le emissioni medie annue di biossido di azoto (da 53,8 a 39,8, una posizione acquisita, da 44 a 43) e di benzene: da 4,8 a 1,9 e ascesa dal 55° posto al 13°. Prato resta in fondo alla classifica per la certificazione ambiemtale delle aziende: 98° posto invariato.
«Nel complesso - commenta l'assessore Camilla Curcio - la città continua ad avanzare ambientalmente. E' da registrare la quantità di aree verdi, che smentisce certe opinioni su politiche pubbliche che andrebbero in senso contrario. Nella graduatoria titolata “tra alberi e giardini” Prato occupa una lusinghiera settima posizione. Come sono da registrare i miglioramenti nell'offerta di trasporto pubblico, che non sono cosa da poco, anche qui in contrasto ad alcune opinioni, pur in un permanente contesto di mobilità privata, che ha comunque avuto un forte ricambio, anche perchè stimolata da interventi incentivanti in termini finanziari.
E' la fotografia di una città industriale, che resta tale nonostante la crisi, e che presenta anche dati contraddittori. C'è ancora molto da fare, l'aver però scalato in due anni 21 posizioni è un dato confortante».
1005/07
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