22/10/2007 13:48
Giovani
Il progetto per l'inserimento al lavoro di ragazzi “marginali”
L'Ue apprezza i risultati del progetto Jonathan
«Siamo soddisfatti per i risultati raggiunti e per le collaborazioni realizzzate, sia a livello di area metropolitana che sul piano trasnazionale». Ha buoni motivi l'assessore alle Politiche giovanili Andrea Mazzoni per dichiararsi “soddisfatto”, dopo il seminario a Bruxelles, della scorsa settimana, sul “progetto trasnazionale per l'educazione e l'impiego di giovani sotto protezione giudiziaria e a rischio di esclusione”, nel quale è stato apprezzato il lavoro effettuato col programma Equal “Il gabbiano Jonathan”: il progetto rivolto ai giovani, fra i 16 e i 25 anni, che rischiano la marginalità sociale, a causa di problemi con la giustizia o di disagio familiare, che gode di un finanziamento Ue di 116 mila euro.
Il progetto “Jonathan”, prevede l'inserimento al lavoro dei giovani e il Comune di Prato fa parte di una rete che comprende i Comuni di Firenze e Pistoia, nonchè due comunità, in qualità di partner, del Belgio e del Portogallo.
Su 36 ragazzi, inseriti a Prato nel programma, segnalati dai servizi sociali e dal Centro di giustizia minorile per precedenti penali, sono stati 29 quelli avviati al lavoro, con 10 assunti e 19 che hanno conseguito un attestato di lavoro. Altri 7 sono in carico al servizio e, seguiti da tutor, sono stati avviati a percorsi formativi e sociali.
Al seminario nella capitale belga, cui ha partecipato anche l'assessore regionale Gianfranco Simoncini, si è fatto il punto sullo stato di attuazione del progetto, che va avanti da circa un anno, e sui suoi eventuali sviluppi, con l'assessore Mazzoni che si augura «che l'esperienza realizzata possa tasferirsi, quale esempio di buone pratiche, anche in altri programmi e contesti, come ad esempio il Piano locale giovani, che il Comune di Prato sta attuando».
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