Una soluzione per le squadre 'esiliate' Paperino e Iolo

Il Paperino giocherà nel campo di calcio della propria frazione nelle partite del girone di ritorno del campionato, mentre lo Iolo potrà utilizzare il campo Fantaccini del paese giocando in casa una volta il sabato e una la domenica: è questa la soluzione trovata dall'assessorato allo Sport del Comune sull'utilizzo delle strutture sportive locali da parte delle squadre di calcio Paperino e Iolo, 'esiliate' altrove, un problema sollevato nella seduta di oggi del Consiglio comunale dall'interrogazione presentata da Massimo Taiti, dell'omonima lista civica. Una soluzione che, a stagione avviata, ha messo tutti d'accordo: il retroscena è da ricercarsi nel campionato 2006/2007, quando la 2A, società che gestisce i due campi in questione per conto dell'Amministrazione comunale, non ha assegnato gli spazi necessari nè per gli allenamenti nè per le gare ufficiali alla polisportiva Paperino, costretta quindi a spostare la propria attività nel campo di Castelnuovo. Problematiche analoghe vengono lamentate anche dallo Iolo per il campo Fantaccini, concesso solo la domenica, giorno consacrato però alla serie A. Da qui l'interessamento del consiglere Taiti, che aveva già affrontato la questione a luglio ritenendols 'una grave discriminazione'. Come ha spiegato l'assessore allo sport Gerardina Cardillo in risposta all'interrogazione, in questi ultimi giorni ha incontrato i dirigenti delle due polisportive e della 2A per stilare un calendario d'uso. «Siamo andati incontro alle richieste delle società accogliendo le proposte per le giornate indicate dallo Iolo e accordando l'utilizzo al Paperino del campo del paese per le partite di ritorno - ha spiegato l'assessore - Con soddisfazione ho riscontrato molta disponibilità da parte delle associazioni». Si è detto soddisfatto della risposta Massimo Taiti: «Apprezzo la buona volontà dell'assessorato e lo sforzo compiuto per trovare una soluzione, che a spazi sportivi già assegnati e a campionato partito, è positiva per il Paperino e lo Iolo, con la speranza di andare a migliorare nella prossima stagione. Era assurdo che una squadra non potesse giocare nel proprio campo, senza contare che così non si crea l'identità della frazione e della formazione che la rappresenta».