salta la barra


Comune di Prato

 indietro
29/10/2007 14:17
Uffici L'iniziativa è del comitato provinciale Unicef

Settecento bavaglini per aiutare la Sierra Leone

Un progetto per ridurre la mortalità infantile e materna. Battesimo col sindaco, la presidente Abruzzini e la consigliera Pieri
Settecento bavaglini, ricamati da donne pratesi, a sostegno di un progetto Unicef per ridurre la mortalità materna e infantile in Sierra Leone (paese africano devastato da oltre 10 anni da una sanguinosa guerra civile), saranno donati ad ogni bambino nuovo nato a Prato. L'iniziativa del comitato provinciale Unicef ha ricevuto il suo battesimo in Palazzo comunale, nel corso di un incontro fra il sindaco Marco Romagnoli, che ha espresso il suo appoggio al progetto, Erminia Abruzzini, presidente del comitato provinciale Unicef di Prato, la consigliera comunale Rita Pieri, delegata del sindaco ai rapporti con l'agenzia Onu che si occupa delle politiche per l'infanzia. Non è la prima volta che l'Unicef locale, a sostegno di progetti umanitari, dona bavaglini alle madri di ogni nuovo nato a Prato. Il mondo femminile, in una vera e propria gara di solidarietà, ha risposto anche questa volta con entusiasmo all'appello dell'Unicef provinciale; circa 2000 sono i bavaglini fin qui ricamati da donne pratesi, di tutte le categorie sociali: da quelle impegnate professionalmente nel mondo della scuola alle donne presenti in politica, da chi svolge la propria attività nel ricco tessuto locale del volontariato alle immigrate che fanno capo al “laboratorio del tempo”. E anche in questa circostanza c'è l'adesione del Comune, con un contributo di 5000 euro. Da novembre, attraverso l'anagrafe, inizierà la distribuzione per quest'anno, ma il comitato pratese Unicef ha intenzione di ripetersi anche il prossimo anno, regalando bavagli ai neonati, nel frattempo altri bavaglini sono stati consegnati, per la distribuzione, agli altri Comuni pratesi aderenti, mentre una parte sarà utilizzata nei mercatini, in modo da coinvolgere la città. Il paese africano, come accennato in precedenza, è sconvolto da una guerra civile, che ha spaventose conseguenze per le condizioni di vita della popolazione: la Sierra Leone è il primo paese al mondo per mortalità infantile sotto i 5 anni, con 283 decessi su 1000 prima del quinto anno di vita, e per mortalità materna, con 1800 gestanti che, ogni 100 mila parti, muoiono per complicazioni insorte durante la gravidanza. Obiettivo dell'Unicef è ridurre la mortalità materna e infantile, con un progetto che integri i programmi di vaccinazione all'estensione dell'assistenza prenatale e post parto. II progetto ha lo scopo di riattivare le vaccinazioni contro le principali malattie dell'infanzia - morbillo, polio, tetano, tubercolosi, difterite e pertosse - e il tetano neonatale, prima causa di mortalità da parto in Sierra Leone, provocato dal taglio del cordone ombelicale con lame non sterili. Sul piano dell'assistenza alla maternità, il progetto prevede - oltre alle vaccinazioni contro il tetano neonatale - la formazione specialistica del personale medico dei “centri sanitari locali” e delle levatrici tradizionali dei villaggi, in particolare sulla diagnosi delle gravidanze a rischio, sulla preservazione dell'igiene durante e dopo il parto, sulla risposta alle emergenze ostetriche L'Unicef provvederà a rifornire i centri sanitari di integratori a base di ferro contro l'anemia, vitamina A, farmaci antimalarici, antiparassitari intestinali e appositi kit per il parto (contenenti rasoi per recidere il cordone ombelicale, garze sterili, disinfettante, ecc.), da distribuire alle levatrici tradizionali. Beneficiari del progetto saranno 974 mila bambini e 286 mila donne in età riproduttiva, nei 13 distretti in cui è suddiviso il territorio della Sierra Leone. Vista la condizione di precarietà delle madri della Sierra Leone, il comitato provinciale Unicef di Prato, ha messo in atto una iniziativa (la realizzazione appunto di bavaglini ricamati a mano) per avvicinare i cittadini pratesi alla realtà del paese africano, con lo scopo di coinvolgere la popolazione sui problemi dell’infanzia e delle donne e di raccogliere fondi.
1067/07

Condividi su: Condividi su Facebook Condividi su Google Bookmarks Condividi su Twitter
 indietro  inizio pagina