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Comune di Prato

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20/11/2007 16:39
Sindaco Romagnoli alla conferenza toscana sulla sicurezza

«Niente vincoli nelle assunzioni dei vigili»

«Più poteri alla Polizia minicipale e, al contempo, nessun vincolo nelle assunzioni per la medesima Polizia municipale». Entrambe le cose sono state chieste dal sindaco di Prato Marco Romagnoli, nel suo intervento alla seconda conferenza su “Le politiche della sicurezza per la comunità toscana”, organizzata dalla Regione, e svoltasi a Firenze al Palaffari. Più “poteri”, ha spiegato Romagnoli, significa che vada in porto la proposta di legge, in discussione al Senato, e sostenuta dagli Enti locali, che ridefinisce il ruolo della Polizia municipale, gli ambiti di competenza e il coordinamento con le altre forze dell'ordine, la possibilità di accedere anche agli archivi ministeriali, l'estensione delle fuzioni di polizia amministrativa. Ma soprattutto, ha spiegato il sindaco di Prato, «c'è bisogno che cadano i vincoli alle assunzioni per gli agenti di polizia municipale». E per sostenere queste sue richieste, Romagnoli è partito dall'esperienza pratese: «Abbiamo dovuto affrontare una realtà nuova, con nuovi problemi, in un contesto sempre più multietnico, con 122 etnie e 35 mila presenze straniere. In queste condinzioni la legalità è un bene prezioso, perchè solo nella legalità si possono assicurare l'inclusione e i diritti anche a chi questi diritti si vede negati». Il “Patto per Prato sicura” è stato il punto di svolta, perchè «è stata riconosciuta la specificità pratese». Una realtà “unica” anche nel panorama toscano, per non dire nazionale, perchè è la sola città non metropolitana che ha siglato un protocollo col Governo. «Il “patto” sta già operando, ci sono interventi già previsti, e stiamo realizzando un alto grado di cooperazione e coordinamento con gli organi dello Stato. Ma occorrono anche nuovi strumenti. Con 170 agenti di Polizia municipale in una città dove ce ne vorrebbero 220, è chiaro che l'organico non è sufficiente». Poi la chiusa finale: «Nessuno di noi pensa che la sicurezza sia semplicemente un problema di ordine pubblico. Proprio perchè non lo pensiamo mettiamo in campo politiche sociali che assicurino i diritti di tutti i cittadini. Ma poichè la sicurezza è un problema di più politiche, di strumenti articolati e complessi, è chiaro che questi strumenti e le risorse devono essere messe a disposizione dei territori».
1157/07

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