05/12/2007 15:45
Sindaco
Romagnoli scrive a Cap e a Telecom
Fermate bus e cabine telefoniche, «ripristinate il decoro»
Il primo cittadino chiede alle due aziende interventi di manutenzione straordinaria
Pensiline manomesse e cartelloni divelti; e ancora: cabine telefoniche oggetto di atti di vandalismo. Il sindaco Marco Romagnoli scrive a Cap, l'azienda di trasporto pubblico, e al suo presidente Giuseppe Gori, e a Telecom, a Laura Panti, responsabile della telefonia pubblica, per chiedere interventi di «manutenzione straordinaria», volti a «ripristinare il decoro» di arredi e strutture. La premessa, nelle due lettere è comune: «Il dibattito sul degrado dei luoghi pubblici assume sempre più rilievo ed è uno degli argomenti che richiama particolare attenzione», in particolare da parte dei cittadini. Stessa premessa, ma non convergenti le richieste.
Nella lettera al presidente Gori, dopo aver rilevato che pensiline e cartelloni del trasporto pubblico sono «tradizionalmente e ripetutamente presi di mira da vandali», il sindaco scrive: «Nonostante gli investimenti compiuti dalla vostra azienda e la posa in opera di nuove strutture, alcuni elementi delle fermate dei bus versano già in brutte condinzioni: copiose scritte di vario genere e tenore; danneggiamenti ai materiali più o meno vistosi». Da qui la richiesta: «Riterrei quanto meno utile un vostro intervento di manutenzione straordinaria per ripristinare il decoro di questi arredi ed un contemporaneo rafforzamento di ogni tipo di controllo sia da parte vostra che delle competenti autorità». Per Romagnoli «l'incremento della vigilanza dovrebbe essere anche di pubblico dominio, attraverso i mezzi di informazione cittadini, e con appositi avvisi alle stesse fermate, affinchè un deciso messaggio di innalzamento dei controlli e di eventuali responsabilità a carico degli autori di questi danneggiamenti abbia la più ampia divulgazione e possa fungere da disincentivo degli stessi atti».
Nella lettera indirizzata a Telecom il sindaco solleva invece la questione, «anche alla luce dell'evoluzione tecnologica della telefonia», se non sia il caso che Telecom svolga una «ponderata e tempestiva riflessione sull'opportunità del mantenimento, ridimensionamento e/o manutenzione straordinaria di queste vostre postazioni incustodite», in considerazione del fatto che cabine e telefoni pubblici «sono sempre più spesso rese inutilizzabili per i gravi danni subiti», tanto che in molti casi tali postazioni «oltre che costituire un dissservizio per la loro inefficienza, sono elementi anche poco decorosi per i luoghi dove sono ubicate (sia nel nostro centro storico che nelle nostre periferie), date le pessime condinzioni nelle quali versano». Il risultato finale è un «pressochè generale e grave deterioramento», che non valorizza nè l'immagine di Telecom nè i luoghi pubblici che le ospitano. Pertanto il sindaco invita la responsabile Laura Panti a prendere contatti con gli assessori alla Sicurezza urbana (Aldo Milone), Patrimonio (Enrico Giardi) e al Centro storico (Giuseppe Gregori), «affinchè siano prese adeguate decisioni operative per una immediata riqualificazione delle postazioni di telefonia pubblica».
Nelle due lettere, con destinatari Cap e Telecom, il sindaco Marco Romagnoli informa anche le due aziende che ha affidato all'assessore Milone il compito di svolgere «uno specifico, puntuale riferimento» su questi problemi in una delle prossime riunioni del Comitato per l'ordine pubblico, periodicamente convocato dalla Prefettura, affinchè intervengano anche gli uffici locali dello Stato.
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