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Comune di Prato

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06/12/2007 12:52
Sindaco “Pianificazione e partecipazione” nel Salone consiliare

«I cittadini sono i nostri referenti»

Sulle aree “dismesse” le conferme: «Ridotte superfici e volumetrie per la residenza»
«Il confronto con la città sulle scelte di pianificazione è utile e lo faremo. La nostra disponibilità è piena. Ma il confronto e la discussione vanno fattti coi cittadini, quelli che non sono in queta sala, e che spesso non hanno voce o non si esprimono. Non esiste un “monopolio alla partecipazione” riservato a pochi. E comunque non è così che avviene la partecipazione». Due e più ore di serrato dibattito, che hanno impegnato esponenenti dei comitati ed una nutrita pattuglia di consiglieri comunali, in un salone consiliare gremito, per l'appuntamento di ieri sera (mercoledì) su “Pianificazione e partecipazione”, cui hanno preso parte anche il presidente della Provincia Massimo Logli e gli assessori regionali Agostino Fragai e Riccardo Conti, concluso dal sindaco Marco Romagnoli, che ha risposto agli interrogativi sollevati, ma soprattutto ha precisato «che le decisioni spettano a chi istituzionalmente ha la rappresentanza della cittadinanza, poichè questo potere di rappresentanza non può essere affidato a portatori di istanze che valgono solo per chi le sottoscrive, senza la pretesa di essere la “voce” dei cittadini, quando il problema vero è riuscire a far partecipare effettivamente questi ultimi. Ormai sono tanti i dibattiti fatti, e mi pare di vedere che ci sono sempre le solite persone». Il sindaco ha ripetuto, come fatto in altre occasioni, nell'intervento finale della serata, «che la partecipazione è sì un diritto, ma anche un dovere per chi la promuove e per chi vuole praticarla, e costa fatica, perchè c'è un dovere di informarsi oltre che ad essere informati, sgombrando il campo da interpretazioni caricaturali su ciò che hanno intenzione di fare le istituzioni e su cosa dicono o hanno detto». «Ad esempio - ha proseguito il sindaco - non ho mai detto, come qualcuno stasera ha affermato, che in virtù della “variante declassata”, ossia l'idea di creare nuove funzioni su un un asse importante per lo sviluppo dell'area metropolitana, si debbano costruire parcheggi sotterranei nel centro storico. Ho detto che bisogna intervenire per riqualificare e valorizzare la parte antica della città, perchè non si possono lasciare le cose come sono ora». Ma a proposito di “interpretazioni caricaturali” il sindaco ha aggiunto: «Non si può sostenere che la Toscana è il luogo dello scempio urbanistico, perchè francamente non si ha idea di ciò che accade in altre parti d'Italia. E questo vale anche per Prato, che non è una sorta di Bronx. Non è vero, non è reale». I problemi non mancano, ad iniziare da una costante crescita demografica causata dall'immigrazione «che è un fenomeno globale che va governato», ma rispetto ai problemi «l'Amministrazione si sta sforzando di dare risposte, ad iniziare dalle cosidette “aree dismesse”, prevedendo un'ipotesi di pianificazione volta a ridurre le volumetrie e le superfici da destinare alla residenza». Su tutto questo, e sulle scelte urbanistiche, «svilupperemo - ha chiuso il sindaco - una iniziativa, anche di informazione e di partecipazione, fra l'altro già iniziata nelle Circoscrizioni. Le scelte riguardano i cittadini e a questi, prima di tutto, ci rivolgiamo».
1238/07

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