La giunta ricorre al Tar per l'Ici degli immobili rurali

Ricorrerà al Tar il Comune di Prato nei confronti della norma della Finanziaria 2007, poi convertita in decreto, relativa all'accatastamento degli immobili agricoli ai fini del pagamento Ici. La decisione è stata presa dalla giunta, nell'ultima seduta dello scorso anno, lo scorso 28 dicembre. La vicenda è nota: la Finanziaria 2007, ai fini del pagamento Ici, prevedeva l'accatastamento anche di immobili rurali o adibiti a servizi in stazioni o areroporti, che fino a quel momento non venivano rilevati. Con un successivo decreto fu fissato anche il gettito presunto Ici che il nuovo accertamento avrebbe comportato per i Comuni, con conseguente riduzione dei trasferimenti statali alle amministrazioni locali, per l'ammontare relativo ai nuovi introiti Ici. Il risultato per il Comune di Prato non sarebbe dei migliori, anzi si prevede un minor trasferimento di 2,5 milioni di euro, non essendo il patrimonio rurale pratese particolarmente esteso. La classificazione degli immobili agricoli, secodo stime degli uffici finanziari comunali, comporterebbe a Prato un gettito Ici fra i 100 mila e i 150 mila euro. Da qui la decisione del Comune di ricorrere al Tar. Cosa chiede il Comune? Chiede, in buona sostanza, che i trasferimenti statali siano diminuiti solo delle entrate reali Ici, senza decurtazioni improprie rispetto a scenari che non corrispondono a quelli del territorio pratese.