Finanza etica, regolare i rapporti tra Comune e banche

Una mozione presentata dai gruppi consiliari democratico, comunisti italiani, verdi, Italia dei valori, rifondazione, sinistra per Prato viva, lista Taiti per Prato e poi approvata all'unanimità dal Consiglio comunale, con la quale si chiede a sindaco e giunta di predisporre «un regolamento sulla finanza etica»; in pratica di dare mandato alla commissione consiliare “Affari istituzionali” per «individuare le modalità più adeguate per la selezione delle banche» con le quali il Comune dovrà intrattenere rapporti finanziari. La mozione specifica che andrebbe istituito un “sistema di punteggio”, per privilegiare quelle banche «che non abbiano mai effettuato o si siano impegnate a non effettuare in futuro alcuna transazione in materia di esportazione, importazione e transito» di armi. Inoltre la mozione invita sindaco e giunta a preferire istituti bancari che «mostrino condizioni di agevolazione nel credito nei confronti di piccole e medie aziende», che «pratichino condizioni di agevolazione nell'erogazione di credito a giovani e ai lavoratori precari», o le cui fondazioni «finanzino attività a sostegno del sistema culturale cittadino» e di «associazioni onlus, cooperative e altri soggetti sociali no profit in sede locale». La mozione richiede che il Comune «non ammetta rapporti» con banche o istituti di credito «che hanno subito condanne per la violazione dello statuto dei lavoratori e/o delle norme anti-riciclaggio», e che nei rapporti con le banche l'Amministrazione consideri «elementi di merito condizioni favorevoli di credito nei confronti dei soggetti no profit, dei paesi del Sud del mondo e il finanziamento di iniziative di finanza etica». La mozione invità altresì il sindaco ad «attivare i propri eventuali rappresentanti nei consigli di amministrazione delle fondazioni bancarie allo scopo di sensibilizzare le istituzioni in direzione di un'etica nel settore finanziario».