Rassegna 'Arazzi fiabeschi', si parla dell'amore nelle fiabe

Domani, 25 gennaio, alle ore 17, al Teatro Magnolfi, appuntamento con il secondo incontro della rassegna “Arazzi fiabeschi – Il mondo delle fiabe nell’età della globalizzazione”, organizzata dal gruppo di studio interdisciplinare “Arte e Psicologia” in collaborazione con gli assessorati alla Cultura del Comune e della Provincia di Prato. L’incontro di venerdì ha per tema: <<“E vissero felici...”: l’amore nelle fiabe. Il ritorno di Eros tra precarietà e sconfinamenti della tecnologia.>>. Le fiabe che, come ci ha insegnato Calvino, “sono una spiegazione generale della vita, un catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna”, sono infatti percorse da “una continua e sofferta trepidazione d’amore”. Tornare a rivisitare queste storie, che si concludono nella visione della felicità ma che narrano dell’”amore precario, che congiunge due mondi inconciliabili”, ci consentirà, in virtù dell’interpretazione offerta dalla psicologa e psicoterapeuta Diana Wain e della lectio magistralis del professor Carlo Sini, di interrogarci con sguardo più lucido sul nostro tempo, dominato dalla tecnica, dove anche l’amore ha cambiato forma, lasciandoci sospesi tra libertà e nuove inquietudini. Carlo Sini insegna filosofia teoretica nell'Università statale di Milano. Accademico dei Lincei, ha collaborato per più di un decennio con le pagine culturali del 'Corriere della sera' e collabora tuttora saltuariamente con la stampa nazionale, la Rai e la televisione della Svizzera italiana. E' autore di una quarantina di volumi, alcuni dei quali tradotti in varie lingue. Tra i più recenti: 'Il gioco del silenzio' (Mondadori, 2006) e 'Eracle al bivio' (Bollati Boringhieri, 2007). Al tema dell'amore ha dedicato pagine importanti nel quarto volume ('La virtù politica. Filosofia e antropologia') della sua opera 'Figure della enciclopedia filosofica', apparsa tra il 2004 e il 2005 in 6 volumi per l'Editrice Jaca Book di Milano. Per il rigore, la profondità e vastità della sua ricerca è unanimemente riconosciuto come uno dei più autorevoli filosofi itraliani.