24/01/2008 15:36
Mobilità
Illustrati oggi in Comune gli studi per l'ipotesi preliminare
Al via il confronto sul progetto della 1a linea del tram
La linea congiungerebbe la Stazione centrale e la Questura transitando dal centro e dal Polo fieristico. Il costo è di 60 milioni di euro.
Un tracciato che si snoda dalla Stazione centrale alla Questura, passando dal centro storico e dal Polo espositivo dell'ex Banci, per un totale di 11 km e mezzo in andata e ritorno e con oltre 9.000 passeggeri al giorno, senza contare i visitatori del centro fieristico: è questa l'ipotesi di progetto preliminare della prima linea di tram a Prato, presentata stamani dall'assessore alla Mobilità Enrico Giardi e dai tecnici dell'Ufficio trasporti alla Commissione consiliare Economia ed infrastrutture. Gli studi e le elaborazioni sulla fattibilità tecnica ed economica dell'opera illustrati oggi segnano l'inizio di una discussione e un confronto che saranno aperti alla città e a livello metropolitano sulla riorganizzazione del trasporto pubblico: «Prende il via un ragionamento sullo sviluppo di una rete tramviaria che nasce in seno all'elaborazione del nuovo Piano strutturale - ha premesso Giardi - e che sarà aperto ovviamente al confronto con le istituzioni dell'area metropolitana. Partiamo dal notevole patrimonio rappresentato dal nostro trasporto pubblico locale e dalla rivoluzione delle Lam, un sistema che è già improntato all'intermodalità per spostarsi in città». La prima linea è a livello di ipotesi, ma sono già state accettate le opzioni presentate dall'assessorato alla Mobilità per ottenere un contributo europeo di 7.200.000 euro, più 1.800.000 euro della Regione Toscana derivanti dai fondi per il Piano d'azione per lo sviluppo locale (Pasl). E' stata avviata anche la programmazione: lo scorso 15 gennaio infatti è stata approvata dalla giunta l'acquisizione di alcune aree da destinare a deposito delle infrastrutture tramviarie.
Rispetto al progetto contenuto nel Pum 2004-2006, dove la prima linea collegava la Stazione con il nuovo ospedale che sorgerà a S. Paolo, l'ipotesi illustrata oggi collegherebbe i tre capisaldi della Stazione, del Polo espositivo e del parcheggio scambiatore all'altezza della Questura, massimizzando il servizio per la città in quanto verrebbero attraversate le aree della città a maggiore densità residenziale, lavorativa e commerciale. Il tram, che viaggerebbe su un doppio binario, passerebbe insomma dal Ponte alla Vittoria, la cui larghezza consente di mantenere la carreggiata per le auto e la ciclabile, e proseguirebbe per viale Vittorio Veneto, piazza S. Marco, viale Piave, Castello dell'Imperatore, da dove tornerebbe su viale Piave per raggiungere via Pomeria, via Frascati, via Arcangeli, via Marx, Declassata, via Fiorentina, Polo espositivo, le Badie, via delle Fonti, parcheggio Questura est e viceversa al ritorno.
I futuri sviluppi della linea la vedono allungarsi fino a S.Giorgio, Campi Bisenzio e la stazione ferroviaria di S.Donnino con metrotramvie. La rete pratese verrebbe composta da altre due linee, per cui sono allo studio dei tecnici varie ipotesi di tracciato: per la seconda il più probabile si aggancerà alla prima linea in centro e proseguirà fino al nuovo ospedale di S. Paolo, mentre la terza incrocerebbe la seconda lungo la cerchia del centro e attraverso la zona dei Ciliani proseguirebbe in direzione Montemurlo.
Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, la lunghezza del percorso, scandito da 14 fermate, in partenza dalla Stazione sarebbe di 5,85 km e di 5,70 al ritorno, i tram in servizio sarebbero 8 con 100 corse al giorno e una frequenza di 5 minuti, la capacità di trasporto è di 130 passeggeri a convoglio per un totale di circa 9.045 trasportati al giorno. Il costo dell'infrastruttura stimato è di 58.478.596 euro, più 16 milioni di euro per l'acquisto dei mezzi, che sarebbero comunque a carico del gestore del servizio, come avviene adesso per le Lam. Alla copertura dei costi, oltre all'Ue e alla Regione, contribuirebbero i fondi previsti dalla Finanziaria 2008 per il Ministero delle Infrastrutture, che al massimo ammonterebbero a 36.000.000 euro (60% dell'opera), i fondi di rotazione triennale del Ministero dell'Ambiente per la riduzione dell'inquinamento atmosferico, che vanno da un minimo di 2,5 a un massimo di 14 milioni di euro e, cogliendo nel mezzo, sono stati ipotizzati in 8 milioni, e 7 milioni dal project financing con il privato gestore della rete. I parcheggi attuali lungo il percorso attulmente sono 686, ma i 248 posti che sarebbe necessario falciare per far posto alle rotarie sarebbero sostituiti con altri 268, per un totale di 706.
Ma perchè scegliere di puntare sul trasporto su rotaia? Le motivazioni secondo i tecnici e l'assessorato risiedono nella certezza della frequenza dei tempi di percorrenza e nella maggiore velocità, nella riqualificazione della città, che verrebbe alleggerita di un agrossa mole di traffico, e soprattutto nella drastica riduzione dell'inquinamento: i tram producono 46 volte minor rumore delle auto e sono a zero emissione di ossido di carbonio. E' stato calcolato che solo la prima linea farebbe risparmiare 3.156.000 km annui, che corrispondono a più di un quintale di polveri in meno nell'aria e 473 tonnellate di biossido di carbonio in meno da respirare. «La parola passa adesso ai cittadini e alle istituzioni - ha concluso Giardi - per avviare un confronto aperto sul progetto».
cb
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