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Comune di Prato

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07/02/2008 15:24
Organizzazione Una lettera dell'assessore Breschi al consigliere comunale

«Caro Taiti, i suoi numeri non tornano»

«Caro consigliere Taiti, i suoi numeri non tornano». Più o meno questo è il senso della lettera che l'assessore al Personale Andrea Breschi ha indirizzato al consigliere comunale Massimo Taiti (Lista Taiti per Prato), nell'ennesimo capitolo riguardante i concorsi comunali. Breschi risponde al consigliere comunale Taiti, e al plico anonimo da questi ricevuto e reso pubblico ieri (mercoledì 6) nella conferenza dei capigruppo, col quale si confutavano i numeri forniti dall'assessore appena una settimana fa in Consiglio comunale: «Solo il 50% del personale assunto aveva avuto, in precedenza, rapporti con il Comune». Tesi che l'anonimo, pubblicizzato dal consigliere comunale, nega: secondo la fonte di Taiti, la percentuale di personale assunto già impiegata, con diverse modalità, negli uffici comunali, salirebbe al 71,4%. L'assessore al personale conferma i dati enunciati giovedì scorso nella massima assise cittadina, specificando che gli stessi sono stati «forniti dall'ufficio personale»: «Facendo i conti - è scritto nella lettera - la percentuale totale degli assunti che già lavoravano in Comune risulta da una parte del 50% e dall'altra del 51%». Dove “da una parte” è riferito ai contratti di formazione e lavoro, negli anni 2007 e 2008 fino alla data odierna, rientranti sotto la voce “assunzioni a ruolo e stabilizzazione del precariato”, mentre “dall'altra” è relativo alle assunzioni a tempo indeterminato sempre nel biennio 2007 e 2008 alla data corrente. Nella missiva indirizzata a Taiti, Breschi allega anche una tabella con tanto di numeri e di settori nei quali è stato collocato il nuovo personale: nel 2007 e fino al 6 febbraio 2008 vi sono state 44 assunzioni di “formazione e lavoro”, con 22 persone che avevano già lavorato in Comune (pari al 50%); a tempo indeterminato, nel 2007 fino all data corrente, gli assunti sono stati 29, con 15 neo dipendenti che in precedenza avevano avuto rapporti di lavoro col Comune (la percentuale di quest'ultimi è del 51%). Breschi non cita mai l'anonimo del consigliere comunale, però scrive a Taiti: «La fonte che mi ha trasmesso i dati è quella istituzionale, cioè l'ufficio personale, che è accessibile nella stessa maniera anche per lei, dal momento che ogni consigliere comunale ha accesso a tutti gli atti del Comune senza condizione». E ancora: «Ho fatto preparare per lei - scrive l'assessore - un plico completo, comprensivo di nomi, presso l'ufficio personale a supporto dei dati riepilogativi riportati nella lettera». La chiusura: «Se lo avesse ritenuto opportuno io stesso sarei stato disponibile a fornire tutte le delucidazioni che avesse richiesto. Non entro nel merito del percorso di conoscenza da lei intrapreso, che si spiega da solo».
115/08

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