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Comune di Prato

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08/02/2008 14:08
Consiglio Comunale Si raccoglieranno le firme per una proposta di legge

Il Comune aderisce alla campagna 'Un futuro senza atomiche'

Approvato a maggioranza l'ordine del giorno di sei gruppi consiliari
Il Comune di Prato aderirà alla campagna 'Un futuro senza atomiche' diventando così uno dei soggetti del Comitato (costituito da 53 realtà italiane) che si è fatto promotore di una legge di iniziativa popolare che dichiari l'Italia 'Paese libero da armi nucleari'. Un impegno in questo senso è stato preso dal consiglio comunale che, nella seduta di ieri, ha votato a maggioranza (17 voti a favore e 4 astenuti)l'ordine del giorno presentato dai gruppi consiliari di Rifondazione comunista, Verdi, Sinistra per Prato Viva, Comunisti italiani, Gruppo democratico, Italia dei valori, nel quale si chiede appunto di far aderire il Comune di Prato alla campagna 'Un futuro senza atomiche'. Il Comitato promotore - di cui fanno già parte il coordinamento degli Enti locali italiani e il coordinamento degli Enti locali per la pace e i diritti umani e la rete del nuovo municipio - si attiverà per la raccolta di almeno 50 mila firme autenticate per presentare la proposta di legge in parlamento. La campagna è nata a seguito del riscontro (attestato dal rapporto della Natural resourches defese council di Kristensen e Norris) che comprova la presenza sul territorio italiano di 90 armi nucleari del tipo B61 di propietà statunitense - si trovano nella base Uasf di Aviano (Pordenone) e nella base dell'Aeronautica militare italiana di Ghedi Torre (Brescia)-. Ciò - si legge nell'ordine del giorno - costituisce una violazione del 'Trattato di non proliferazione nucleare che l'Italia ha ratificato nel 1975 in qualità di Stato non dotato di armi nucleari'. In questo trattato - si legge ancora nell'ordine di giorno - 'l'Italia si è impegnata a non ricevere da chicchessia armi nucleari nonchè a rinunciare per sempre ala produzione e allo sviluppo dei tali armi'. Anche 'la Corte costituzionale di Giustizia ha emesso all'unanimità l'8 luglio 1996 una sentenza consultiva ribadendo che persiste l'obligo a perseguire in buona fede negoziati internazionali che portino ad un disarmo nucleare totale e globale'.
122/08

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