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Comune di Prato

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07/03/2008 15:04
Consiglio Comunale Il primo intervento in linea con le nuove norme urbanistiche

Case ma anche piazze nella fabbrica dismessa

Il progetto riguarda la trasformazione di un vecchio complesso industriale fra via Bologna e la Tangenziale
«E' la dimostrazione che le modifiche apportate di recente al Regolamento urbanistico sono compatibili con un processo di sviluppo edilizio». Il riferimento dell'assessore all'Urbanistica Stefano Ciuoffo è al progetto “Inverni e Ciambellotti”, disegnato dall'architetto Franco Martini, che prevede la trasformazione di un vecchio immobile artigianale, fra via Bologna e la Tangenziale (v.le F.lli Cervi), licenziato ieri, giovedì, con un parere favorevole di massima all'unanimità, dalla commissione consiliare “Territorio e ambiente”, presieduta dal consigliere Tommaso Rindi, che ha accolto una valutazione, altrettanto favorevole, degli uffici urbanistici. La novità sta proprio nell'applicazione, ad un caso concreto, delle nuove norme (modifiche all'art. 23 e non solo) del Regolamento urbanistico, in vigore dal dicembre dello scorso anno, che, in buona sostanza, nel riferirsi alla cosiddetta “superficie lorda di pavimento” (la superficie effettivamente calpestabile) più che ai metri quadri occupati, producono meno volumetrie di costruito, e quindi meno abitazioni, e maggiori spazi per servizi e standard (verde, aree di sosta, luoghi collettivi). Non solo: il piano delle residenze contempla anche un 20% di appartamenti, sul totale da realizzare, in “housing sociale”, ovvero immessi sul mercato a canone calmnierato, al di sotto dei prezzi correnti. «E' anche questa è una novità - chiosa Ciuoffo - prevista dalle nuove norme urbanistiche, approvate dal Consiglio comunale». L'edificio interessato alla trasformazione (la nuova destinazione concernerà residenze, spazi commerciali e direzionali, servizi) è un vecchio impianto artigianale dismesso, che ora si estende su una superficie di 7670 mq, composto da più corpi di fabbrica, diversi per altezza e grandezza, per un volume complessivo di circa 38 mila metri cubi, posto in località Abatoni (S. Lucia), fra il viale F.lli Cervi (Tanzengiale) e via Bologna. Ma quel che più conta è che, alla fine dell'intervento, gli attuali 38 mila metri cubi costruiti diventeranno 21 mila, 12 mila dei quali per alloggi (il progetto non lo specifica ma è plausibile che si ricaveranno una quarantina di appartamenti), comprensivi anche del 20% di metri cubi della quota “sociale”, per una superficie coperta che passerà dagli esistenti 5617 metri quadri ai 3200 del progetto. Il tutto condito con piazze, percorsi pedonali, una pista ciclabile a congiungere via Bologna con il percorso ciclopedonale già esistente sul viale F.lli Cervi, aree verdi e luoghi di sosta. Il progetto prefigura la ristrutturazione dei due blocchi prospicenti la Tangenziale, mentre una parte dell'immobile con copertura a volta lascerà spazio ad una piazza pedonale. Demoliti e ricostruiti ex novo anche gli edifici del complesso artigianale più vicini a via Bologna (anche questa è una possibilità prevista dalle modifiche al Regolamento urbanistico). Gli standard (verde, parcheggi, piazze, servizi) occuperanno una superficie di 2200 metri quadri, con luoghi pubblici all'aperto previsti anche nella fascia interna alla lottizzazione. Aspetto non secondario, sottolineato anche dagli uffici comunali e dall'assessore, nonchè dai membri della commmissione consiliare, è la qualità del futuro intervento. «Segno evidente - chiude l'assessore Ciuoffo - che le nuove norme non solo sono compatibili con uno sviluppo eqiuilibrato, ma oltre ad aprirsi ad aspetti sociali, consentono di progettare realizzazioni di buon livello. E' un risultato importante».
235/08

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