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Comune di Prato

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08/03/2008 13:24
Comune Contribuì a salvare la vita a migliaia di ebrei

Il sindaco dona i “sigilli” a Giuseppe Veneroso

Il sindaco Marco Romagnoli ha ricevuto nel pomeriggio di ieri, venerdì, Giuseppe Veneroso, a cui ha donato il “sigillo d'argento” della città. La storia di Giuseppe Veneroso, 87 anni, che risiede a Prato, è emersa qualche tempo fa, tanto da aver ottenuto un riconoscimento della Regione nel “Giorno della Memoria”. Collaboratore, nel 1941, del questore Giovanni Palatucci, a quell'epoca responsabile dell'ufficio stranieri di Fiume, contribuì a salvare la vita di 10 mila ebrei dalla deportazione, gestendo clandestinamente migliaia di passaporti falsi, insieme ad altri colleghi finanzieri, che formavano una speciale squadra messa su da Palatuccii. Per due anni la “squadra” di Palatucci, nascondendo la propria attività ai nazisti, consegnò i preziosi passaporti a migliaia di ebrei in fuga dalla Croazia o dai paesi dell'Est europeo, consentendo loro di sfuggire al destino orribile dei lager. Veneroso è l'unico superstite di quella attività e il suo nome è emerso a seguito della pubblicazione del libro di Angelo Picariello sulla vita di Palatucci, lo Schindler italiano, il questore di Fiume, proclamato Giusto dallo Stato di Israele, he non riuscì a sfuggire alla rappresaglia nazista e morì a Dachau.
240/08

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