Gli edifici storici e di pregio catalogati e schedati

Gli edifici, i manufatti e i contesti urbani di maggior pregio architettonico ed ambientale di Prato sono stati analizzati e catalogati in oltre 400 schede: dopo la schedatura degli ex stabilimenti produttivi per valutarne il recupero e la trasformazione, prosegue il lavoro di approfondimento e di formazione di un preciso quadro conoscitivo da parte dell'assessorato all'Urbanistica, nell'ambito della revisione del Piano strutturale. La ricognizione è stata presentata nell'ultima seduta della Commissione consiliare Territorio e Ambiente dai suoi curatori: gli architetti Paolo Maria Vannucchi e Giuseppe Centauro, in collaborazione con gli architetti Roberto Tazioli, Massimo Fabbri, Giuseppe Mangini e Luca Gentili. In tutto, dopo aver analizzato oltre 1000 edifici già elencati in precedenti studi di Comune e Provincia, ormai datati, sono state realizzate 406 schede di altrettante costruzioni di interesse storico o con caratteristioche monumentali, più altre 50 relative a contesti urbani e aggregazioni più vaste. Praticamente la punta dell'iceberg del patrimonio architettonico pratese. L'intento è operare una rilettura atyuale delle eccellenze architettoniche del territorio. Nello studio i fabbricati sono stati suddivisi in quattro sottocategorie. Nella prima sono stati inserite le costruzioni post-medievali fino a quelle signorili del primo '900. Nella seconda sono stati catalogati i contesti di tipo residenziale o misto con forte valore d'identità per la città, a cavallo tra la fine dell'Ottocento e il primo dopoguerra, come via Magnolfi, via Dante, il villaggio Gescal e le case operaie. Nella terza si trovano invece i comparti extraurbani di matrice rurale o mista. Nella quarta infine sono riuniti i contesti architettonici della città fabbrica, testimonianza dell'evoluzione urbanistica dell'industria pratese, con le 'fabbriche pioniere' e i grandi complessi strutturali del '900.