11/04/2008 12:09
Consiglio Comunale
Sarà discusso nella prossima seduta del Consiglio
Un ordine del giorno di Massimo Taiti sul Tibet
L'atto chiede al Governo di fare una proposta ai Paesi dell'Ue per disertare la cermonia di apertura delle Olimpiadi a Pechino
Il consigliere Massimo Taiti della lista civica Taiti per Prato ha presentato un ordine del giorno sulla situazione del Tibet che sarà discusso nella prossima seduta del Consiglio comunale, fissata per il 24 aprile. Nell'atto si chiede al Consiglio di farsi promotore nei confronti del Governo italiano per presentare una proposta all’Unione europea affinchè tutti i leaders dei paesi aderenti disertino la cerimonia d’inaugurazione delle Olimpiadi di Pechino, se il Governo cinese non avrà raccolto gli appelli provenienti da più parti a riaprire un dialogo pacifico e proficuo con il Dalai Lama e con i rappresentanti del popolo degli Uiguri, etnia di religione musulmana, che lotta con Pechino per il riconoscimento dell'autonomia. L'ordine del giorno invita inoltre il Governo e il Coni a garantire a ciascun atleta italiano che andrà alle Olimpiadi il diritto di poter esprimere le proprie convinzioni e la propria solidarietà ai popoli tibetano ed uiguro.
Ecco il testo integrale dell'ordine del giorno presentato da Taiti:
Il Consiglio comunale
Considerato che le autorità della Repubblica popolare cinese nonostante le migliaia di appelli che giungono a Pechino da tutti i Governi del Mondo libero, dall’ONU, dalla Comunità Europea, dallo stesso CIO e nonostante un susseguirsi di innumerevoli manifestazioni dell’opinione pubblica internazionale non pare intenzionato a riallacciare rapporti di dialogo pacifico con il Dalai Lama, massimo esponente spirituale e politico dei tibetani;
Considerato che sia in Tibet che nelle regioni abitate da esuli tibetani in Cina la polizia e l’esercito cinese continuano a reprimere con la forza, le armi e la galera le manifestazioni nonviolente di monaci e cittadini tibetani;
Considerato che, allo stesso tempo, Pechino pare riservare lo stesso trattamento violento riservato ai tibetani anche al popolo degli Uiguri, etnia di religione musulmana, non riconoscendo né la cultura né la religione né le tradizioni di quel popolo che lotta anch’esso per l’autonomia del proprio territorio;
Preso atto che il Dalai Lama ha dichiarato più volte che la lotta non violenta dei tibetani non è tesa a raggiungere l’indipendenza del Tibet ma la sua autonomia all’interno della Repubblica cinese;
Considerato che l’obbiettivo del Dalai Lama è quello di giungere a dialogare pacificamente con le autorità cinesi e non quello di boicottare le Olimpiadi 2008 che il grande popolo cinese si è meritato;
DELIBERA
Di chiedere al Governo Italiano di farsi promotore di una proposta all’Unione Europea affinchè tutti i leaders dei paesi aderenti disertinola cerimonia d’inaugurazione delle Olimpiadi di Pechino se il Governo cinese non avrà raccolto gli appelli delle opinioni pubbliche e dei governi di mezzo Mondo a riaprire un dialogo pacifico e proficuo con il Dalai Lama e con i rappresentanti del popolo degli Uiguri.
Chiede inoltre al Governo Italiano ed al CONI di garantire a ciascun atleta italiano partecipante alle Olimpiadi il diritto di poter esprimere le proprie convinzioni sia attraverso la parola che con altri mezzi efficaci a dimostrare la propria solidarietà ai popoli tibetano ed uiguro per la mancanza di democrazia ed il disprezzo dei diritti umani elementari dai quali è escluso lo stesso popolo cinese.
cb
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