Il concorso per tre architetti al centro del Consiglio comunale

Il concorso pubblico indetto nell'ottobre scorso dal Comune per l'assunzione di tre architetti è stato al centro dell'interrogazione presentata dal consigliere Maurizio Bettazzi di An e discussa ieri in Consiglio comunale. Nell'atto Bettazzi riporta che due dei tre vincitori hanno beneficiato di incarichi esterni da parte dell'Amministrazione comunale nel primo semestre 2007 e che in particolare uno 'avrebbe partecipato al concorso in veste di consigliere della Circoscrizione sud e di componente della Commissione urbanistica ed avendo in corso un incarico professionale con il Comune'. Tra le domande del consigliere «se non si ritenga che emergano situazioni di conflitto per la salvaguardia degli interessi generali della collettività e degli altri partecipanti al concorso, se non sia inopportuno affidare incarichi professionali ad esponenti politici nel corso dell'espletamento del mandato e se non si ritenga di dover ammettere che i concorsi banditi dall'Ente non sono in grado di assicurare la massima trasparenza ed imparzialità di valutazione dei candidati, così da evitare inutili perdite di tempo ai concorrenti». La risposta è giunta dall'assessore al personale Andrea Breschi, che, sentiti gli Uffici competenti per l'espletamento dei concorsi, ha riportato le ultime pronunce giurisprudenziali che riconoscono l'incompatibilità tra incarichi e mandato elettivo nelle situazioni in cui risulta in modo evidente che il soggetto ha interessi in conflitto con quelli del Comune o che si trovi in condizioni che ne possano compromettere l'imparzialità: «A seguito dell'esito del concorso il vincitore ha rinunciato all'incarico e si è dimesso dalla carica di consigliere - ha spiegato Breschi - Condivido il giudizio di inopportunità sulla sovrapposizione fra mandato politico ed incarico professionale svolto nello stesso ente, ma questa situazione di incompatibilità non risulta ad oggi presente. Non condivido invece il giudizio di scarsa trasparenza ed imparzialità sui concorsi pubblici, dato che questi sono appunto tali per definizione e non se ne può precludere la partecipazione a determinati candidati se questi abbiano i requisiti richiesti dal bando». Breschi ha poi sottolineato che il fatto che siano risultati vincitori del concorso professionisti che hanno fornito consulenze all'Amministrazione comunale non prefigura situazioni di conflitto d'interesse. Sugli incarichi forniti in passato a consiglieri circoscrizionali è stata svolta comunque una ricognizione, a disposizione dei consiglieri, che ha portato all'accertamento di un incarico ad un consigliere della Circoscrizione ovest nel 2007, più altri di modesta entità a membri esterni di commissioni di consigli circoscrizionali. Nella sua replica Maurizio Bettazzi ha valutato sconcertante la risposta data dall'assessore in merito al conflitto di interessi che insorge nei casi di affidamento di incarichi professionali ad esponenti politici durante il loro mandato. «Come può essere corretta - ha domandato Bettazzi - un'interpretazione giurisprudenziale come quella sostenuta dagli uffici del Comune, che è 'fuori da ogni regola di buon senso e soprattutto in contrasto con il codice deontologico europeo degli eletti, che impone a tutti gli eletti di non sfruttare il proprio incarico politico per interessi personali? E' inammissibile che un dirigente comunale non conosca un dettato come questo'. Secondo Bettazzi ci si aspettava qualcosa in più di un'ammissione di inopportunità sull'affidamento di tali incarichi, in termini di rimedi e contromisure, «anche perchè il vincitore del concorso era consigliere quando gli è stato affidato l'incarico comunale e la legge vieta espressamente l'affidamento di incarichi a componenti elettivi dell'Ente». Infine Betazzi ha sollecitato la giunta a attivare sul sito web del Comune un link specifico in cui si possano consultare gli incarichi affidati dall'Amministrazione comunale