Catasto e tributi, le banche dati si incrociano

Il titolo ha un suono anche piacevole, “Programma Elisa”, nella realtà è un “Fondo per il sostegno degli investimenti per linnovazione negli enti locali”, istituito con la Finanziaria 2007. Una “rete” di amministrazioni, sparse sul territorio nazionale, che partecipano ai quattro diversi ambiti in cui è suddiviso il “programma Elisa”, a due dei quali “Eli-Cat” (catasto) ed “Eli-Fis” (fisco federale) partecipa il Comune di Prato, in collaborazione con Sori. La delibera, per la collaborazione ai due programmi, è stata votata nella seduta di ieri all'unanimità dal Consiglio comunale. In buona sostanza il Comune e Sori partecipano a due diversi programmi a) per l'integrazione delle banche dati della pubblica amministrazione locale e centrale (catasto, fiscalità locale, concessioni edilizie, anagrafe della popolazione) per sostenere l'azione dei catasti (il progetto “Eli-cat”); b) per integrare le banche dati tributarie locali (Ici e Tarsu o Tia) e nazionali (dichiarazione dei redditi) col fine di disporre di uno strumento valido ed efficiente di gestione delle entrate del Comune (progetto “Eli-fis”). Lo scopo nel primo caso è di ottimizzare la qualità dei dati a disposizone, ed eliminare dati errati, aggiornando continuamente le informazioni dei catasti locali (e quindi anche le informazioni a disposizione dei Comuni), con l'obiettivo anche palesamente dichiarato di eliminare le sacche di evasione fiscale. Scopo ancor più manifestato dal secondo progetto, non a caso denominato anche “federalismo fiscale”, che attraverso l'incrocio delle notizie in possesso alle pubbliche amministrazioni, si propone una corretta gestione e programmazione delle risorse su cui può contare il Comune, in modo da rendere strutturali le entrate, sia consolidando le attività di recupero dell'evasione, sia sapendo, per ogni bilancio, su quante effettive risorse finanziarie l'amministrazione locale potrà contare. Per “Eli-cat” ed “Eli-fis” il Comune (e Sori) disporranno di un finanziamento di 1 milione di euro, 500 mila per ogni programma, ma non in cash quanto in attività (copertura spese personale) e in aplicativi di hardware o software, in buona sostanza in servizi, Servizi e applicativi che resteranno gratuitamente al Comune (e a Sori) alla fine del periodo di gestione dei due progetti.