Nasce un parcheggio pubblico in via Argonne

Nasceranno, in via Argonne, a Il Guado, 40 posti auto. Il progetto di massima è stato approvato in via preliminare ieri, lunedì 21 aprile, dalla commissione consiliare “Territorio e ambiente”. L'intervento è ad opera di privati, che hanno presentato all'Amministrazione la proposta di costruire, su un'area di loro proprietà, un parcheggio interrato, costituito da 18 autorimesse e 10 cantine, insieme alla possibilità di realizzare sulla soprastante superficie un parcheggio pubblico con 20 posti auto. L'area in questione, un appezzamento di circa 960 mq, è attualmente inutilizzata ed è inserita nel vigente Regolamento urbanistico con destinazione a “parcheggio pubblico a raso”, collegato alla residenza. La novità sta infatti nella sinergia che si realizza fra l'interesse collettivo, il parcheggio pubblico appunto, e un progetto privato che contempla la realizzazione di posti macchina interrati, di pertinenza di civili abitazioni, ipotesi peraltro prevista dalla normativa nazionale che assegna ai Comuni la possibilità di prevedere, nel contesto del proprio piano urbano delle aree di sosta “la realizzazione di parcheggi su aree comunali o nel sottosuolo delle stesse”, previa stipula di convenzioni. Nel caso specifico si tratta di un'area di proprietà privata e il parere preliminare favorevole della commissione consiliare, in sintonia con l'orientamento degli ufffici urbanistici, alla realizzazione di box auto nel sottosuolo era condinzionato alla contemporanea costruzione, da parte degli stessi operatori privati, di posti macchina in superficie. Una procedura già seguita dall'Amministrazione comunale in interventi analoghi eseguiti in via Milano e La Macine, con la commissione consiliare che ha recentemente espresso un parere preliminare positivo ad una simile iniziativa in via degli Orti del Pero, Per di più il parcheggio pubblico verrebbe realizzato in una zona che gli stessi uffici definiscono “carente” per quanto concerne le aree di sosta. Il parere preliminare è comunque condizionato ad una rivisitazione della proposta presentata, per quanto riguarda le cantine previste, per le quali si chiede una trasformazione se non proprio l'eliminazione, e per quanto concerne una diversa localizzazione e distribuzione degli spazi, in modo da prrivilegiare quelli pubblici rispetto a quelli privati.