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Comune di Prato

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07/05/2008 14:18
Sicurezza Una dichiarazione dell'assessore Aldo Milone

«Prostituzione, la soluzione non è nelle multe»

«Il degrado rappresentato dal fenomeno della prostituzione non si risolve pensando che l'unica soluzione è nell'intervento della Polizia municipale per multare coloro che si fermano per divieto di sosta. Sicuramente non aiuta a comprendere la complessità del problema, come dimostrano gli esiti delle iniziative estemporanee assunte in varie parti del Paese». E' quanto afferma l'assessore alla Sicurezza urbana Aldo Milone. «Sebbene, infatti, la prostituzione non costituisca reato di per sé - continua Milone -, il suo esercizio si accompagna costantemente a fatti di reato connessi, quali il favoreggiamento, lo sfruttamento, l’associazione a delinquere, gli atti osceni in luogo pubblico, la presenza irregolare di cittadini stranieri sul territorio nazionale, tutti reati la cui repressione è demandata - e non potrebbe essere altrimenti - alla specifica competenza delle forze di polizia dello Stato, in un quadro normativo comunque ancora non chiaro e su cui si auspica l’intervento, più volte promesso, delle forze politiche che formeranno il nuovo governo«. «Non avendo di certo mai assunto l’atteggiamento di chi si tira indietro di fronte alle richieste dei cittadini, nè tanto meno di collaborazione con le forze dell’ordine, intendo tuttavia sottolineare il quadro delle competenze dei vari organi di polizia, che, proprio ai fini del raggiungimento della massima efficacia ed efficienza delle varie attribuzioni di ciascuno, non risulta utile, né opportuno, confondere. Non essendo di competenza del Comune né la tutela della pubblica sicurezza né la repressione dei reati nelle materie non delegate agli enti locali, la Polizia municipale, come ha già fatto in passato e continuerà a fare in futuro, potrà dunque intervenire in supporto ed ausilio delle forze di polizia, nel quadro degli specifici accordi che dovranno essere eventualmente valutati e stabiliti all’interno del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. E' certo che la coperta degli organici è corta, compresi quelli della Polizia municipale, ma è evidente che non si può sempre tirare in ballo il Comune, che, da parte sua, sta invece dimostrando di voler collaborare al mantenimento di un efficace sistema di sicurezza integrata, anche al di là delle proprie limitate competenze».
441/08

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