08/05/2008 18:50
Consiglio Comunale
Il sindaco risponde a Donzella sui macchinari da confiscare
«Nessun ostacolo, ma situazioni di inapplicabiltà»
«Nessun ostacolo alla delibera, nè problemi istituzionali, solo che è inapplicabile al caso a cui lei si riferisce». E' questo il senso della risposta del sindaco Marco Romagnoli al “question time” presentato dal consigliere comunale dell'Idv Aurelio Donzella. Nella sua domanda d'attualità Donzella chiedeva, in base «a recenti articoli apparsi sulla stampa», come mai «non è possibile dare attuazione al regolamento di Polizia municipale per quanto riguarda il cambiamento degli articoli inerenti la confisca dei macchinari per le aziende che risultino recidive in determinate e gravi trasgressioni». Così proseguiva Donzella: «Quali sono gli ostacoli che si frappongono all'entrata in vigore di una delibera approvata dal Consiglio comunale». Il consigliere dell'Idv nel “question time” esprimeva anche il suo «stupore nel constatare che i membri del Consiglio comunale possano venire a conoscenza solo dalla stampa di alcuni problemi istituzionali».
Il sindaco, nella replica, ha negato l'esistenza di «problemi istituzionali. Il regolamento è stato cambiato per avere qualche strumento in più, adeguato ad intervenire nelle situazioni di illegalità diffusa e in quelle aziende che non rispettano le norme. Nel caso emerso non era apllicabile. Imprudenti e inesatte esternazioni hanno determinato l'impressione che invece i problemi fossero di altro tipo. Nella stessa recente riunione del Comitato per l'ordine pubblico ho sollevato la questione che modifiche ai regolamenti abbiano una forte cogenza giuridica, oltre ad essere condivisi dagli attori che si preoccupano del contrato all'ilegalità. Lo stesso quadro normativo nazionale non ci aiuta. Come Amministrazione avevamo lavorato alla predisposizione, col precedente governo, di un disegno di legge per prevedere pene per chi sfrutta la manodopera e per decretare il sequestro delle attività in presenza di clandestini. Purtroppo il Parlamento non l'ha approvato. Risolleveremo la questione, anche con una lettera al nuovo ministro degli Interni, nel contesto della verifica del patto per “Prato città sicura”. Abbiamo bisogno di strumenti e che ogni organo istituzionale faccia la sua parte. Il Comune non può sopperire a tutto».
Il consigliere Donzella si è dichiarato soddisfatto della risposta.
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