19/05/2008 13:01
Consiglio Comunale
Il capogruppo Pd Roti sull'intervista di Marini
«Giusto il ruolo dell'impresa, ma deve dire cosa vuole fare»
«Le imprese hanno un ruolo fondamentale. La situazione del distretto richiede l'esercizio di questo ruolo. Senza impresa è impossibile immaginare il permanere del futuro industriale di Prato. Per queste ragioni più che uscite polemiche dal presidente “in pectore” dell'Unione industriali ci aspettiamo costruttive indicazioni di strategie e progetti. Cosa che a dire il vero è mancata in questi anni». Le interviste rilasciate dal prossimo presidente dell'Uip Riccardo Marini continuano a far discutere. Ed è ora la volta del capogruppo democratico in Consiglio comunale Luca Roti.
«Il punto - continua Roti - è che nessuno nega che sia importante la questione della legalità per le attività economiche. Tema peraltro sollevato con decisione dall'Amministrazione comunale. Ma non può il massimo rappresentante dell'impresa locale limitarsi a questo, nel senso che dovrebbe offrire formulazioni di una strategia per l'economia, offrire spunti su che cosa intendano fare gli imprenditori per il futuro di Prato. La rivendicazione, giusta, di un ruolo presuppone l'indicazione di come si voglia svolgere la propria funzione. Mi pare invece che il silenzio dell'impresa su temi strategici perduri da un po' troppo tempo».
«Penso che ci sia da recuperare uno sforzo concertativo - prosegue Roti -. Anche l'ultima riunione del sindaco con le categorie economiche va in questa direzione. Come va in tale direzione il rinnovato impegno verso l'Europa per il marchio “made in”, con l'incontro della scorsa settimana col commissario europeo per la tutela dei consumatori. Sono tutti elementi di una iniziativa che vede l'Amministrazione pubblica in prima fila. E di quest'ultima tutto si può dire, ma che non abbia investito in infrastrutture, dall'Interporto a quelle stradali, è inesatto affermarlo e non corrisponde al vero. Anzi, per onestà intellettuale, gli investimenti sono stati quasi solo pubblici, mentre i capitali privati si sono rifugiati altrove e non c'è stata quella spinta, che ha fatto in passato le fortune del distretto, verso l'economia e l'industria».
«Abbiamo bisogno di discutere - chiude Roti - e di farlo insieme al mondo produttivo e all'insieme delle forze sociali. Non servono invece accenti polemici ingiustificati. Anche perchè è l'ora che ogni soggetto si assuma le proprie di responsabilità».
502/08
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