21/05/2008 16:09
Immigrazione
I controlli avvenuti incrociando le banche dati
Idoneità alloggiativa, tante pratiche “anomale” di Tia ed Ici
Ammontano al 63% le pratiche “anomale” Tia (tariffa di igiene urbana), mentre per l'Ici (l'imposta sugli immobili) la percentuale di dichiarazioni (la procedura di verifica è però molto più complessa) “non conformi” raggiunge il 32%: i numeri sono forniti dal servizio Immigrazione e Cittadinanza del Comune, che istruisce l'ter per il rilascio dei certificati di idoneità alloggiativa, indispensabili ai cittadini stranieri per le procedure di ricongiungimento familiare e per certe tipologie di carte di soggiorno. Pratiche “anomale” non significa automaticamente evasione dei due tributi. Il chiarimento è d'obbligo: si tratta infatti di una serie di situazioni da controllare ulteriormente.
Il Comune, nell'ambito delle disposizioni normative che reclamano l'obbligatorietà della certificazione di idoneità alloggiativa, è stato invaso dal marzo 2005 dalla crescita esponenziale di domande. Per questo dal luglio 2006 (anche se il disbrigo di queste procedure non è di sua competenza) ha deciso di dotarsi di un regolamento che rende l'intero iter più strutturato ed efficace e che soprattutto tramite una procedura informatica, consente di integrare le banche dati già esistenti (anagrafe, Tia, Ici, toponomastica), con la possibilità di verificare la regolarità di una serie di aspetti legati all'uso o al possesso di immobili nel territorio pratese.
Il meccanismo è molto semplice: il Comune raccoglie le richieste e le esamina e se, in base all'incrocio dei dati, si riscontrano “anomalie” (in alcuni casi si tratta di soli errori nella compilazione), parte la segnalazione a Sori, la società che gestisce i tributi comunali, che a sua volta (il tutto avviene on line) nel caso di riscontrate “irregolarità” le comunica agli uffici dell'assessorato. Il Comune, per quanto riguarda la Tia, ha istituito anche un altro servizio: nei giorni di ritiro dei certificati un operatore di Sori si unisce all'operatore del servizio Immigrazione e cittadinanza, per cui le posizioni eventualmente “anomale” sono sanate contemporaneamente al rilascio dell'idoneità alloggiativa.
Il meccanismo è entrato in funzione nel 2007 e dopo la fase di avvio e di sperimentazione (il collegamento completo delle banche dati è iniziato ad ottobre dello scorso anno) è arrivato a regime nel 2008.
Nel 2007 agli uffici comunali sono arrivate 2186 pratiche, con 190 segnalazioni inviate a Sori per la Tia e 122 segnalazioni Ici.
Nel 2008, con l'incrocio delle banche che funziona a pieno ritmo, è stata riscontrata un'alta percentuale di dichiarazioni quantomeno inesatte: circa il 63% per la Tia e il 32% perl'Ici.
In particolare per la Tia, al 30 aprile, su un totale di 678 pratiche di idoneità acquisite sono state inviate a Sori 432 domande da ricontrollare di cui, alla data odierna, 241 sono risultate “anomale” (236 per pratiche richieste da cittadini stranieri e 5 per pratiche richieste da cittadini italiani). Delle 241 domande 91 risultano “non conformi” per il numero degli occupanti l’alloggio, mentre 150 per la totale mancanza di denuncia Tia. Inoltre 185 posizioni sono
ancora in fase di verifica e di queste 6 sono state ritenute regolari,
Sono invece risultate “corrette” da subito 119 situazioni. Delle 119 “regolari” 113 riguardano pratiche richieste da cittadini stranieri (29 cinesi, 40 albanesi, 10 marocchini, 8 pakistani, 26 altre nazionalità) e 6 richieste da cittadini italiani.
Per l'Ici su 678 pratiche totali, 216 relative ad alloggi di proprietà (113 di italiani, 2 di marocchini, 10 di albanesi, 54 di cinesi, 10 di pakistani, 9 di altre nazionalità) sono state inviate a Sori per una ulteriore verifica.
Il sistema di incrocio delle banche dati ha anche consentito di verificare il sovraffollamento di alcune abitazioni: 158 nel 2007, 35 nel 2008. Per quanto riguarda invece le indicazioni toponomastiche nel 2007 sono state registrate 640 “anomalie”, 77 nell'anno in corso.
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